Il pallio consegnato da Papa Leone XIV a 54 arcivescovi metropoliti
Papa Leone XIV ha presieduto la celebrazione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni della diocesi e della città di Roma, nella Basilica di San Pietro. Durante la celebrazione c’è stata la benedizione e l’imposizione del pallio a 54 nuovi arcivescovi metropoliti, tra cui cinque brasiliani.
Foto: Vatican news/ Vatican media
Redazione (29/06/2025 19:08, Gaudium Press) Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Papa Leone XIV ha celebrato oggi la messa nella Basilica di San Pietro, a Roma. «La storia di Pietro e Paolo ci insegna che la comunione alla quale il Signore ci chiama è un’armonia di voci e volti che non annulla la libertà di ciascuno», ha affermato il Santo Padre nella sua omelia, prima di consegnare il pallio ai 54 nuovi arcivescovi metropoliti.
«Oggi celebriamo due fratelli nella fede, Pietro e Paolo, che riconosciamo come colonne della Chiesa e veneriamo come patroni della diocesi e della città di Roma», ha ricordato il vescovo di Roma all’inizio della sua omelia, alla presenza di oltre 5.500 fedeli riuniti nella basilica papale costruita sulla tomba del principe degli apostoli, Pietro. Partendo dalla storia di questi due apostoli che «ci interpella così da vicino, noi che formiamo la comunità dei discepoli del Signore che peregrina in questi tempi», Leone XIV ha sottolineato due aspetti particolari della loro testimonianza: «la comunione ecclesiale e la vitalità della fede».
Rivolgendosi in modo particolare alla Chiesa di Roma, Leone XIV l’ha esortata ad essere sempre più segno di unità e di fede viva: «Una comunità di discepoli che testimoniano la gioia e la consolazione del Vangelo in tutte le situazioni umane».
Nella gioia di questa comunione, il Papa ha salutato gli Arcivescovi che in questo giorno hanno ricevuto il pallio, segno della missione pastorale affidata a ciascuno e della comunione con il Successore di Pietro.
«Questo segno, oltre a ricordare il compito pastorale che vi è stato affidato, esprime la comunione con il Vescovo di Roma, affinché, nell’unità della fede cattolica, ciascuno di voi possa alimentarla nelle Chiese locali a voi affidate», ha esortato.
Il Santo Padre ha poi presieduto i riti della benedizione e dell’imposizione dei pallii. I diaconi hanno rimosso i paramenti che erano stati deposti presso la tomba di San Pietro e li hanno presentati al Pontefice. Il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha presentato i nuovi arcivescovi metropoliti, che hanno poi prestato giuramento di fedeltà al Papa e alla Chiesa di Roma. In tutto, 54 arcivescovi metropoliti hanno ricevuto il pallio dalle mani del Papa stesso, che lo ha imposto sulle loro spalle. Tra loro ci sono cinque brasiliani: Dom Ângelo Ademir Mezzari, r.c.i., arcivescovo di Vitória (ES); Dom Odelir José Magri, m.c.c.j., arcivescovo di Chapecó (SC); Dom Francisco Carlos Bach, arcivescovo di Joinville (SC); Dom Vítor Agnaldo de Menezes, arcivescovo di Vitória da Conquista (BA); e Dom Antônio Emídio Vilar, s.d.b., arcivescovo di São José do Rio Preto (SP).
Significato del pallio
Il nome “pallio” deriva dalla parola latina “pallium” che significa “mantello di lana”. Si tratta di un paramento liturgico utilizzato nella Chiesa cattolica, costituito da una fascia di tessuto di lana bianca che viene posta sulle spalle degli arcivescovi.
Simboleggia la pecora che il pastore porta sulle spalle, come fece il “Buon Pastore”, Nostro Signore Gesù Cristo, con la pecora smarrita.
In altre parole, il pallio è la rappresentazione simbolica della missione pastorale del vescovo.
Il pallio rappresenta anche una delle prerogative degli arcivescovi metropoliti: è il simbolo della giurisdizione loro conferita, in comunione con la Santa Sede.
Come viene realizzato il pallio
Due agnelli, la cui lana è destinata a questo scopo, vengono allevati l’anno precedente dai monaci trappisti dell’Abbazia delle Tre Fontane, a Roma. Dal 1644, vengono benedetti dall’Abate Generale dei Canonici Lateranensi nella Basilica, in Via Nomentana, nel Complesso Monumentale di Sant’Agnese fuori le mura, nel giorno in cui si celebra la memoria della Santa, il 21 gennaio.
Successivamente vengono portati al Papa nel Palazzo Apostolico.
Il pallio è tessuto e cucito dalle suore di clausura del convento romano di Santa Cecilia in Trastevere.
I pallii sono conservati nella Basilica di San Pietro, a Roma, ai piedi dell’altare centrale della Basilica, noto come “Altare della Confessione”, molto vicino alla tomba dell’apostolo Pietro.
Il pallio
Il pallio, nel suo aspetto attuale, consiste in una stretta fascia di tessuto, larga circa cinque centimetri, tessuta in lana bianca, curvata al centro in modo da poter poggiare sulle spalle sopra la casula e con due frange nere pendenti davanti e dietro, in modo che – visto sia davanti che dietro – l’indumento ricordi la lettera “Y”.
È decorato con sei croci nere di seta che ricordano le piaghe e le ferite di Cristo, una su ogni striscia pendente e quattro sulla curvatura, ed è tagliato davanti e dietro con tre spilli a forma di spine. Due caratteristiche sembrano essere un ricordo dei tempi in cui il pallio era un semplice fazzoletto doppio piegato e appuntato con uno spillo sulla spalla sinistra di chi lo indossava.
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