Il Papa al Presidente Mattarella: “Proteggere la vita in ogni sua fase, dal concepimento alla vecchiaia”.
Il Papa ieri ha fatto visita al presidente italiano Mattarella al Quirinale. Ha parlato dell’importanza della tradizione.
Foto: Screenshot Youtube Vatican media
Redazione (15/10/2025 16:00, Gaudium Press) Nella mattinata di ieri, Papa Leone XIV ha lasciato i suoi appartamenti vaticani per recarsi in visita ufficiale dal presidente Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale. Durante l’incontro, il Pontefice ha pronunciato un discorso dal respiro storico.
Con questa visita, il Pontefice ha voluto anche rinnovare “il forte legame che unisce la Sede di Pietro al popolo italiano”, “nel quadro delle cordiali relazioni bilaterali tra l’Italia e la Santa Sede”.
Il Pontefice ha colto l’occasione dell’incontro anche per rinnovare il suo “riconoscimento a lei, signor Presidente, e all’intero Paese, per la bella testimonianza di accoglienza, nonché per l’efficiente organizzazione che l’Italia ha offerto durante i mesi [trascorsi] dell’Anno Giubilare, sotto diversi aspetti – logistica, sicurezza, preparazione e gestione delle infrastrutture e dei servizi e molto altro ancora – aprendo le braccia e mostrando il suo volto ospitale ai numerosi pellegrini che giungono qui da ogni parte del mondo”.
Leone XIV ha anche ricordato nel suo discorso che nel 2029 si celebrerà il centenario dei Patti Lateranensi, che regolarizzarono il rapporto tra l’Italia e la Santa Sede e riconobbero la sovranità dello Stato del Vaticano. Il ricordo di questi Patti è l’occasione per agire, affinché “in un clima di cordiale rispetto, la Chiesa cattolica e lo Stato italiano collaborino per il bene comune, al servizio della persona umana, la cui dignità inviolabile deve sempre prevalere nei processi decisionali e nell’azione”.
Il Pontefice ha ricordato le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità e che “richiedono risposte urgenti e lungimiranti”. “Il primo impegno che vorrei ricordare a questo proposito è quello della pace”. Papa Leone ha richiamato le parole dei suoi predecessori in merito, come la Lettera ai capi dei popoli belligeranti di Benedetto XIV durante la prima guerra mondiale, o, alla vigilia della seconda guerra, il Radiomessaggio ai governanti e ai popoli nell’imminente pericolo di guerra di Pio XII. Ispirandosi ai suoi predecessori, il Papa regnante ha rinnovato il suo “sincero appello a continuare a lavorare per il ripristino della pace in tutto il mondo e a coltivare e promuovere sempre più i principi di giustizia, equità e cooperazione tra i popoli, che ne sono il fondamento indispensabile”, esprimendo al contempo il suo ringraziamento “per l’impegno del Governo italiano nell’affrontare le numerose situazioni di disagio legate alla guerra e alla povertà, in particolare dei bambini di Gaza, anche in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù”.
Il Papa ha sottolineato l’impegno comune della Santa Sede e dello Stato italiano “a favore del multilateralismo”, “valore importantissimo”, poiché le sfide attuali “rendono più che mai necessario cercare e adottare soluzioni condivise”.
Leone XIV ha ricordato che nel prossimo anno ricorre l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, un’occasione per “sottolineare l’urgenza di prendersi cura della nostra ‘casa comune’. San Francesco ci ha insegnato a lodare il Creatore con rispetto per tutte le creature, lanciando il suo messaggio dal ‘cuore geografico’ della Penisola e trasmettendolo di generazione in generazione fino a noi attraverso la bellezza dei suoi scritti e la testimonianza sua e dei suoi frati”.
Sostenere le famiglie, aiutare i migranti a integrarsi nella cultura italiana
Il Pontefice ha anche fatto riferimento al fenomeno che affligge tutta l’Europa, il “notevole calo della natalità”, una questione che richiede “un impegno a promuovere scelte a vari livelli a favore della famiglia, sostenendo i suoi sforzi, promuovendo i suoi valori e tutelando i suoi bisogni e diritti. ‘Padre’, ‘madre’, ‘figlio’, ‘figlia’, ‘nonno’ e ‘nonna’ sono, nella tradizione italiana, parole che esprimono e ispirano in modo naturale sentimenti di amore, rispetto e dedizione, a volte eroica, al bene della comunità domestica e, quindi, della società nel suo insieme”. Leone XIV chiede di “garantire a tutte le famiglie il sostegno essenziale di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e attente alle esigenze della maternità e della paternità. Facciamo tutto il possibile per dare fiducia alle famiglie, specialmente a quelle giovani, affinché possano guardare al futuro con serenità e crescere in armonia. In questo contesto, vediamo l’importanza fondamentale, a tutti i livelli, di rispettare e proteggere la vita in tutte le sue fasi, dal concepimento all’età avanzata, fino al momento della morte”.
Il Papa ha poi espresso la sua gratitudine per l’assistenza che l’Italia offre ai migranti, nonché per l’impegno dello Stato italiano nel contrasto al traffico di esseri umani. Il Pontefice ha inoltre voluto “sottolineare l’importanza di integrare costruttivamente chi arriva nei valori e nelle tradizioni della società italiana, affinché il dono reciproco che si produce in questo incontro tra popoli arricchisca e avvantaggi realmente tutti. In questo senso, sottolineo quanto sia prezioso per ciascuno di noi amare e comunicare la propria storia e cultura, con i suoi segni e le sue espressioni: quanto più serenamente riconosciamo e amiamo chi siamo, tanto più facile è incontrare e integrare gli altri senza paura e con un cuore aperto”.
A volte si vuole cercare di cancellare la rilevanza storica dei “valori che si sono sviluppati nel corso dei secoli e che configurano la nostra identità culturale”. Il Papa invita invece a non disprezzare “ciò che i nostri antenati hanno sperimentato e ci hanno trasmesso, anche a costo di grandi sacrifici. Non lasciamoci affascinare da modelli massificanti e fluidi, che promuovono solo un’apparente libertà, solo per rendere le persone dipendenti da forme di controllo come mode passeggere, strategie commerciali o altro”.
Il valore della tradizione
“ Custodire la memoria di coloro che ci hanno preceduto, custodire le tradizioni che ci hanno reso ciò che siamo, è importante per guardare al presente e al futuro con consapevolezza, serenità, responsabilità e senso della prospettiva “, ha affermato.
“L’Italia è un Paese di immensa ricchezza, spesso umile e nascosta, e per questo a volte ha bisogno di essere scoperta e riscoperta. Questa è la meravigliosa avventura che incoraggio tutti gli italiani a intraprendere, a trovare speranza in essa e ad affrontare con fiducia le sfide presenti e future”, ha concluso il Papa.
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