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Il Papa ha consegnato la Bolla di convocazione del Giubileo 2025

Il Papa giovedì sera, dopo aver presieduto i Secondi Vespri della Solennità dell’Ascensione del Signore, ha consegnato e reso nota la Bolla Spes non confundit.

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Foto: Media Vaticani

Redazione (11/05/2024 16:25, Gaudium Press) Giovedì sera, il Papa ha presieduto i Secondi Vespri della Solennità dell’Ascensione del Signore, dopo aver consegnato e reso nota la Bolla Spes non confundit, con la quale viene indetto il Giubileo dell’Anno Santo 2025.

Davanti alla Porta Santa (chiusa) della Basilica di San Pietro, che si aprirà il 24 dicembre 2024, il Pontefice ha consegnato il documento agli arcipreti delle Basiliche Papali di Roma, ad alcuni rappresentanti delle Chiese particolari giunti in Vaticano per questo evento e ai Protonotari Apostolici. Alla cerimonia hanno partecipato circa 3.000 fedeli.

Il Pontefice ha spiegato che “la speranza – radicata in Cristo morto e risorto – è ciò che vogliamo celebrare, accogliere e annunciare al mondo intero nel prossimo Giubileo, che è  già alle porte”.

“Non si tratta – ha proseguito nell’omelia – di un mero ottimismo umano o di un’aspettativa passeggera legata a qualche sicurezza terrena, no, è una realtà già realizzata in Gesù e che viene comunicata anche a noi ogni giorno, finché non saremo una cosa sola nell’abbraccio del suo amore”.

La Bolla

“Sotto il segno della speranza l’apostolo Paolo incoraggiava la comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo che, secondo un’antica tradizione, il Papa indice ogni venticinque anni. Penso a tutti i pellegrini della speranza che verranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a coloro che, non potendo venire nella città degli Apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle loro Chiese particolari. Sia per tutti un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, la ‘porta’ della salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Colui che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti come ‘la nostra speranza’ (1 Tim 1,1)”, così si legge nel primo paragrafo della Bolla.

Il Protonotario Apostolico e reggente della Prefettura della Casa Pontificia, Mons. Leonardo Sapienza, ha letto i passi più significativi della Bolla.

La Bolla contiene appelli, proposte (come quella rivolta ai governi per l’amnistia o la grazia delle pene dei detenuti o quella di un Fondo mondiale per eliminare la fame con i soldi delle armi), poi appelli a favore dei carcerati, dei malati, degli anziani, dei poveri, dei giovani, e annuncia le novità di un Anno Santo – come l’apertura di una Porta Santa in un carcere – che avrà come tema “Pellegrini di speranza”, in riferimento ai fedeli che verranno a Roma e a quelli che, non potendo raggiungere la città degli apostoli, lo celebreranno nelle Chiese particolari.

Cronogramma

La Porta Santa della Basilica di San Pietro sarà aperta il 24 dicembre 2024, dando così inizio al Giubileo Ordinario. La domenica successiva, il 29 dicembre, il Pontefice aprirà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Poi, il 1° gennaio 2025, Solennità di Maria, Madre di Dio, verrà aperta la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore. Il 5 gennaio sarà aperta la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Queste tre Porte Sante si chiuderanno domenica 28 dicembre dello stesso anno.

Il 29 dicembre 2024, invece, in tutte le cattedrali e le concattedrali, i vescovi celebreranno l’Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare. Il Giubileo si concluderà con la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro il 6 gennaio 2026, solennità dell’Epifania del Signore.

Con informazioni tratte da Vatican News.

 

 

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