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Il Papa non teme di parlare: dal tennis alla cessione di territori alla Russia.

A Castelgandolfo il Pontefice ha risposto martedì alle domande dei giornalisti.

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Foto: Screenshot Youtube Vatican Media

Redazione (20/11/2025 13:53, Gaudium Press) Martedì all’uscita da Villa Barberini a Castelgandolfo, Papa Leone XIV ha risposto alle domande dei giornalisti, come ha già fatto in diverse occasioni, con franchezza e gentilezza, che fanno parte del carattere che a tutti è ormai noto.

Le domande hanno riguardato molti argomenti, dal caso del vescovo di Cadice alla pace in Ucraina, passando per le persecuzioni dei cristiani in Nigeria.

Riportiamo alcuni estratti delle risposte del Pontefice:

Riguardo all’opportunità di una proposta avanzata dal presidente Trump, di cedere alcuni territori alla Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, Papa Leone ha affermato: «Questo devono deciderlo loro, la Costituzione dell’Ucraina è molto chiara», ha affermato Leone XIV. «Il problema è che non c’è un cessate il fuoco, non si arriva a nessun punto per dialogare e vedere come risolvere questo problema… Purtroppo, ogni giorno muoiono delle persone. Credo che si debba insistere sulla pace, iniziando da questo cessate il fuoco e poi con il dialogo».

Riguardo alla situazione dei migranti negli Stati Uniti, sulla base di una recente dichiarazione del vescovado americano, Papa Prevost ha affermato che tale dichiarazione – in cui si dice «no» alle espulsioni di massa – era «molto importante». «Vorrei invitare, soprattutto tutti i cattolici, ma anche le persone di buona volontà, ad ascoltarli attentamente. Credo che dobbiamo cercare modi per trattare le persone con umanità, trattandole con la dignità che possiedono».

Parlando dell’ondata di odio che colpisce i cristiani in Nigeria, il Pontefice ha affermato: «Credo che in Nigeria e in altre zone esista senza dubbio un pericolo per i cristiani, ma per tutti: sono stati massacrati sia cristiani che musulmani. La questione del terrorismo è una questione che avrebbe a che fare con l’economia della guerra per il controllo delle terre che appartengono loro. Purtroppo molti cristiani sono morti, e credo che sia molto importante cercare il modo in cui il governo e tutti i popoli promuovano un’autentica libertà religiosa».

Fatima, Guadalupe in Messico, e poi Uruguay, Argentina e Perù, forse nel 2026

Dopo aver detto che il prossimo anno il calendario dei viaggi apostolici sarà in programma e che le possibili destinazioni potrebbero essere Fatima, Guadalupe in Messico, e poi Uruguay, Argentina e Perù («ovviamente»), il Pontefice ha fatto riferimento al caso del vescovo di Cadice, accusato di abusi sessuali: «Il vescovo stesso ha dovuto rispondere e insiste sulla sua innocenza. È stata avviata un’indagine e dobbiamo lasciare che faccia il suo corso, e in base ai risultati ci saranno delle possibili azioni», ha detto Leone, che ha anche avuto parole di considerazione per le vittime.

Il Pontefice ha anche avuto il tempo di parlare delle attività svolte a Castelgandolfo e delle sue preferenze sportive: «Un po’ di sport, un po’ di lettura, un po’ di lavoro, ogni giorno ci sono corrispondenza, telefonate, alcune questioni che sono forse più importanti, più urgenti, un po’ di tennis, un po’ di piscina».

Ha anche potuto “filosofeggiare” sul rapporto tra corpo e anima: “Tutti dovrebbero fare un po’ di attività per il corpo e l’anima, tutto insieme. A me fa molto bene”.

Con informazioni da Vatican News.

 

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