Il Vangelo non si comunica con ‘volti scuri e muso lungo’, dice il Papa
Papa Francesco ha esortato i fedeli a riflettere su come condividere la gioia del Vangelo nella loro vita quotidiana e a comunicarla con un cuore traboccante di gioia.
Redazione (28/11/2024 14:31, Gaudium Press) Papa Francesco ha dedicato l’Udienza Generale di questo mercoledì 27 novembre, alla riflessione sui frutti dello Spirito Santo, ispirandosi alla Lettera di San Paolo ai Galati, in cui l’Apostolo descrive i frutti dello Spirito come “carità, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, temperanza” (Gal 5,22).
La gioia del Vangelo riempie il cuore
Secondo il Pontefice, questi frutti nascono dalla collaborazione tra la grazia divina e la libertà umana ed esprimono sempre “la creatività della persona, nella quale ‘la fede opera per mezzo della carità’ (Gal 5,6), a volte in modo sorprendente e gioioso”. Anche se non tutti possono essere apostoli, profeti o evangelisti, tutti devono essere caritatevoli, pazienti, umili, costruttori di pace e non di guerra.
Richiamando un passo della sua Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, Francesco ha sottolineato che “la gioia del Vangelo riempie il cuore e tutta la vita di coloro che incontrano Gesù”, e che non si esaurisce nel tempo, ma si moltiplica quando viene condivisa. Inoltre, questa gioia evangelica, diversa da quella umana, può rinnovarsi quotidianamente e diventare contagiosa.
L’inquietudine del cuore nella ricerca della bellezza
Il Santo Padre ha anche detto che, anche se nella vita ci sono momenti tristi, con Gesù ci saranno sempre pace e gioia. “Tutto passa velocemente. Pensiamo insieme: la giovinezza, la gioventù – passa in fretta – la salute, la forza, il benessere, le amicizie, gli amori… Durano cento anni, ma poi… non di più. Passa in fretta”, ha detto.
Francesco ha anche sottolineato che “anche se queste cose non passassero così in fretta, dopo un po’ non bastano più o diventano addirittura noiose, perché, come diceva Sant’Agostino rivolgendosi a Dio: ‘Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te’. C’è questa inquietudine del cuore nella ricerca della bellezza, della pace, dell’amore e della gioia”.
L’importanza della gioia nell’evangelizzazione
Riflettendo sul significato della parola “Vangelo”, “Buona Novella”, il Papa ha chiarito che per questo motivo non può essere comunicata con “volti scuri e muso lungo”. Sottolineando l’importanza della gioia nell’evangelizzazione, ha citato un passo dell’esortazione di San Paolo ai Filippesi: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi!” (Fil 4,4).
Infine, Francesco ha esortato i fedeli a riflettere su come condividono la gioia del Vangelo nella loro vita quotidiana e li ha invitati a vivere e comunicare il Vangelo con un cuore traboccante di gioia. “Cari fratelli e sorelle, siate gioiosi con la gioia di Gesù nel cuore. La gioia di chi ha trovato il tesoro nascosto e la perla preziosa è la vera forza dell’evangelizzazione”, ha concluso. (EPC)
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