Il Vaticano allontana per ribellione due suore dalla vita religiosa
Il Vaticano ha deciso di allontanare dalla vita religiosa due monache italiane che si sono rifiutate di lasciare il Monastero di Santa Clara a Ravello, in Italia.
Redazione (09/02/2023 13:57, Gaudium Press) Soprannominate “suore ribelli”, due clarisse, l’italiana suor Massimiliana Panza e l’indiana suor Angela Maria Punnacka, sono state espulse dalla vita religiosa per disobbedienza, dopo essersi rifiutate di lasciare il loro convento. Le religiose sono state costrette a lasciare il convento lo scorso 3 febbraio dopo aver ricevuto una lettera firmata da Papa Francesco. A una terza religiosa, suor Maria Cristina Fiore, è stato concesso di rimanerci a causa dell’ età avanzata (97 anni) e dei suoi problemi di salute.
La chiusura del monastero
Nel 2021, a causa della mancanza di vocazioni, il Vaticano, attraverso il Dicastero per la Vita Consacrata, aveva disposto la chiusura del monastero.
Le suore proposero allora di insediare un’altra comunità religiosa, cosa che non avvenne. In un ultimo tentativo, le tre suore si dissero disposte a cedere la proprietà al Vaticano in cambio della loro permanenza nel convento di Ravello.
Il Vaticano accettò il passaggio di proprietà, ma le monache sarebbero dovute andare in tre diversi monasteri in Italia, decisione che esse non accettarono.
Sfrattate ed espulse dall’ordine religioso
Il giorno dello sgombero, sr. Massimiliana si è rivolta agli abitanti del paese che hanno assistito alla scena: “Grazie a tutti coloro che ci hanno accolto e sostenuto il più possibile, non siamo state trasferite ma dimesse dall’Ordine. Non appena abbiamo fatto la donazione al Papa, il nostro trasferimento è stato deciso. Non volevamo portare nulla con noi, siamo nate povere francescane e vogliamo morire così, ma avevamo tutti i diritti canonici per realizzare in quei termini, questa donazione. I nostri superiori la pensavano diversamente e non avevamo la possibilità di fare nulla contro questa dimissione”.
Come ha dichiarato il loro avvocato, Fabrio Adernò, la decisione del Vaticano è “punitiva” e non lascia spazio a ricorsi perché ha il sigillo del Papa stesso. Le religiose si trovano attualmente nella casa dei parenti di sr. Massimiliana Panza. Anche il sindaco della città, Paolo Imperato, si è espresso e ha dichiarato che continuerà a lottare per stabilire “verità, giustizia e dignità alla virtuosa ‘disobbedienza’ delle suore”.
Il Monastero di Ravello
Valutato tra i 50 e i 60 milioni di euro, il monastero di Ravello si trova in un sontuoso parco che si affaccia sul Mar Tirreno. Il complesso monastico comprende una chiesa, una residenza per le religiose, una casa di accoglienza, alcune rovine e una vasta superficie che si affaccia sul mare. Inoltre, grazie alle donazioni effettuate nel corso degli anni, il monastero possiede un hotel e altre tre attività locali che generano circa 200.000 euro l’anno. (FM)
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