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Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

«Non c’è nulla come Maria! Nulla al di fuori di Dio». Le tante ragioni che rendono preziosa per l’Universo l’Immacolata Concezione.

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Redazione (08/12/2025 15:14, Gaudium Press) Oggi si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione di Nostra Signora, momento in cui la Santissima Trinità volle applicare i meriti della Passione di Cristo a Maria nel modo più glorioso. E ciò ancor prima che nel tempo avvenisse l’incarnazione e la vita di Gesù, facendo sì che fin dal primo istante del suo essere, Maria, concepita in grazia, fosse libera dalla macchia di Adamo, il peccato originale.

Così «Lei, assolutamente sempre libera da ogni macchia di peccato e tutta bella e perfetta, manifestasse una tale pienezza di innocenza e santità, che non si può concepire in alcun modo maggiore dopo Dio e nessuno può immaginare al di fuori di Dio», [1] diceva il Beato Pio IX in Ineffabilis Deus, in cui definiva il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.

In Maria, quindi, la natura umana recuperò la bellezza ideale che aveva perso quando i nostri progenitori abbandonarono il Paradiso, puniti dalla mano giusta di Dio. In lei risplendeva, abbagliante e ancora più graziosa, la grandezza soprannaturale che costituiva la gloria di Eva prima del peccato.

Attraverso l’Immacolata Concezione, i bei giorni dell’Eden tornarono sulla terra dell’esilio. Lei divenne il fiore più degno di quel meravjglioso giardino.

I buoni teologi sono unanimi nell’ammettere che la grazia concessa a Maria nel momento stesso del suo concepimento raggiunse una grandezza straordinaria, proprio perché straordinario era l’amore che Dio, fin dall’inizio, nutriva per Colei che sarebbe diventata, insieme a Cristo, l’archetipo dell’umanità.

Nessuno osa negare che in quell’occasione la Trinità le conferì tutta la ricchezza delle virtù infuse e dei doni dello Spirito Santo in misura pari alla grazia che la adornava. Si direbbe che, dopo Gesù, ricevere di più sarebbe stato impossibile.

Per questo prevale tra i mariologi il convincimento che, fin dal primo istante della sua esistenza, la Santissima Vergine godesse dell’uso della ragione, avesse una conoscenza elevata di Dio e comprendesse perfettamente il dono che le era stato concesso. Non ci racconta forse san Luca nel suo Vangelo che il piccolo Giovanni Battista esultò di gioia nel grembo di sua madre quando fu santificato dalla voce di Maria (cfr. Lc 1,41-44)? Senza dubbio fu un atto consapevole. Perché allora dubitare che l’Onnipotente abbia favorito sua Madre in modo ancora più eccelso? [2]

Tu sei tutta bella e senza alcuna macchia

Maria fu preservata dal peccato originale. Come possiamo immaginare, allora, che nella sua anima potessero germogliare le spine, le piante vili e maligne che popolano le nostre anime?

L’onore di Dio, con il quale avrebbe dovuto avere un rapporto così profondo, esigeva che fosse esente dalla macchia del peccato di disobbedienza dei nostri progenitori; evidentemente Dio non avrebbe permesso che dopo il suo concepimento Ella si rendesse colpevole per un atto di sua spontanea volontà.

Gli Angeli Immacolati non potevano riconoscere come loro Regina una creatura caduta per forza di una legge fatale; tanto meno, quindi, una creatura che si fosse disonorata per sua propria volontà.

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Inoltre, da dove sarebbe potuto sorgere il peccato in quell’anima sublime, un’anima in cui le passioni sottomesse si piegavano docilmente al dominio della ragione, in cui la grazia previdente preparava instancabilmente la dimora della Saggezza Eterna e Incarnata, Gesù Cristo?

No, nessuna colpa, per quanto lieve potesse essere! È necessario che l’oracolo abbia assolutamente ragione, che l’Amata di Dio sia tutta bella e senza macchia: «Tota pulchra es amica mea et macula non est in te – Tu sei tutta bella, amica mia, e in te non c’è peccato» (Ct 4, 7-8).

Immacolata era lei, immacolato il luogo che la potenza dell’Altissimo coprirà con la sua ombra e lo Spirito Santo feconderà (cfr. Lc 1,35). Un luogo, il suo grembo benedetto, che era immacolato, da cui sarebbe nato l’Immacolato.

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[1] Cfr. Pio IX. Ineffabilis Deus, n.1.

[2] Mons. João Clá Dias. Maria Santissima! Il Paradiso di Dio rivelato agli uomini. Parte II.

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