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“In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista”

Bibbia 2

Giovedì della II settimana di Avvento

10 dicembre, Beata Vergine Maria di Loreto

Mt 11, 11-15

 In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

COMMENTO

Il Signore glorifica oggi, pubblicamente, Giovanni il Battista. Non senza ricordare, però, l’eccelsa dignità della Nuova Alleanza cui tutti noi partecipiamo.

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“Fra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista”. Non si poteva dire qualcosa di più lodevole! Sì, tra i figli di Eva (ciò vuol dire “donna”) non c’è nessuno che superi Giovanni: né Abramo con la sua fede, né Mosè col suo carisma profetico, né i Patriarchi, né i Giudici. Lui è alla sommità della natura umana, del popolo eletto.

Tuttavia “il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”. E chi è propriamente “il più piccolo nel regno dei cieli”?

Nel Vangelo di San Matteo si parla dei fratelli di Gesù come dei “più piccoli”. In realtà, i più piccoli sono gli umili, quelli che in maniera totalizzante si fidano del Signore come dei bambini. Questi sono, però, i più grandi! Sembra una contraddizione, ma non lo è. Chi in terra si fa il più piccolo possibile, riceve nel Cielo la più alta dignità! In questo senso, il più piccolo del Regno dei Cieli è lo stesso Gesù, come ci ricorda San Paolo nell’epistola ai filippesi: “annientò Se stesso”… e divenne “obbediente fino alla morte e morte di Croce”. Lui senza alcun dubbio si umiliò più di nessuno: dall’altezza infinita della divinità, alla bassezza della nostra condizione umana, assunta in ogni povertà e schiavitù.

E San Giovanni Battista? Lui rimane escluso da questa grazia?

Gesù in questo Vangelo non vuole squalificare Giovanni, ma sottolineare la differenza di perfezione esistente tra il Vecchio e il Nuovo Testamento. Grazie alla Redenzione che il Signore ci ha portato, siamo stati elevati a una dignità altissima, che supera di molto quella di tutti i giusti dell’Antica Alleanza, i quali dovettero aspettare la discesa del Redentore nel seno di Abramo, dopo la morte in Croce, per vedere dischiudersi su di loro le porte del Cielo.

Allo stesso tempo però, tutti i santi che precedettero Cristo sarebbero stati annoverati tra i più piccoli nel Regno dei Cieli, in occasione della Morte e Risurrezione del Signore. Così anche Giovanni che morì coraggiosamente rendendo testimonianza alla verità.

Gesù, poi, spiega a tutti che Giovanni era proprio quell’Elia che doveva venire prima dell’avvento del Messia, come profetizzato da Malachia. Il Battista è stato quindi, per bocca dello stesso Gesù, il più grande profeta.

Chiediamo a Lui che ci conceda una cognizione sempre più viva, profonda e seria della dignità a cui siamo stati elevati da Gesù, in modo da non venire mai meno per il peccato. Sia Giovanni una luce sulla nostra strada e ci conduca al Paradiso, dove solo avremo accesso se saremo uno dei più piccoli tra i fratelli del Signore.

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Oggi tutta la Chiesa, e l’Italia in particolare, festeggia la Madonna di Loreto! Ed è giusto che così sia. Infatti, il trasloco miracoloso della Santa Casa a una delle graziose colline delle Marche è segno enorme di predilezione di Maria Santissima per il popolo della bella penisola. Sappiamo corrispondere con autentica e fervente devozione mariana!

 

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