“In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei Cieli!”
Commento del Padre Carlos Werner
Giovedì della XXVI settimana del T. O.
1 ottobre ’20, santa Teresa di Gesù Bambino Vergine
Mt 18, 1-5.10
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
COMMENTO
L’infanzia spirituale della Rosa di Liseux, la più famosa tra le sante, viene messa in luce da Gesù stesso in questo brano di San Matteo, che inaugura la via regia e semplice dei piccoli, l’unica che porta veramente alla salvezza.
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“Chi è più grande nel regno dei cieli?” I discepoli mai avrebbero potuto immaginare né prevedere che diciannove secoli dopo una ragazza francese chiamata Teresa avrebbe corrisposto con ogni proprietà e sicurezza a questa domanda!
“In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei Cieli!”: ecco, quello che Teresina ha saputo non solo spiegare, ma anzitutto vivere nella quotidianità routinaria del Carmelo di Lisieux. Sì, sapersi piccola, accettarlo, viverlo con semplicità e profondità, fino alle ultime conseguenze.
Alcuni possono pensare che sia un’impresa assai semplice farsi bambini e attendere tutto da Dio. Invece facile non è! Se lo fosse gli apostoli non avrebbero fatto tanta fatica a capirlo! Anche per Santa Teresina la via corta – “petite voie” – è stata una strada dolce ma amara.
Deponendo tutta la sua fiducia in Dio la virtuosa suora fece il voto interiore di niente chiedere e niente rifiutare! Vivere così la totale dipendenza dalla Provvidenza non è mica comodo! L’abbandono è il contrario della nostra tendenza all’emancipazione e all’autonomia, tanto presente nel genere umano fin dagli inizi, quando Eva, pur di non dipendere, decise di provare a diventare come Dio su suggerimento del serpente!
Santa Teresina, però, trovò la strada giusta, quella che seguita con coerenza sarebbe stata alla fine pure una scorciatoia per arrivare in paradiso, qualcosa di simile all’ascensore (da Lei conosciuto nel viaggio a Parigi) che porta su velocemente senza la fatica che suppone il farsi le scale. Perciò possiamo immaginare con ogni sicurezza che Gesù in quella scena abbia avuto in mente anche la sua amata piccola principessa, quando disse “chiunque si farà come questo bambino, costui è il più grande nel Regno dei Cieli”.
Accogliamo Santa Teresina nella nostra vita e avremo accolto Gesù! Supplichiamo la sua intercessione perché sappiamo lasciarci guidare con flessibilità e pace dalla Provvidenza sperando anche di trovare il nostro “ascensore” che ci faccia salire in sicurezza sino alla mèta sublime cui siamo stati chiamati.
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