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Jimmy Lai: il Congresso americano interviene e chiede sanzioni se non viene rilasciato

Il caso dell’attivista cattolico Jimmy Lai, sotto processo a Hong Kong, si sta imponendo all’attenzione internazionale.

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Redazione (22/12/2023 12:56, Gaudium Press) Aciprensa riferisce che una commissione del Congresso degli Stati Uniti sta sollecitando il governo americano a sanzionare i procuratori e i giudici di Hong Kong se non rilasceranno il giornalista cattolico e attivista per la democrazia Jimmy Lai.

Lunedì scorso è infatti iniziato il processo per presunta violazione di una controversa legge cinese sulla sicurezza nazionale, con pene che vanno fino all’ergastolo, lui aveva sostenuto, col suo giornale Apple Daily, le manifestazioni pro-democrazia del 2019.

Chris Smith, rappresentante repubblicano del New Jersey, e il senatore Jeff Merkley, democratico dell’Oregon, rispettivamente presidente e co-presidente della Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina (CECC), hanno invitato l’amministrazione Biden a “sanzionare i giudici e i procuratori coinvolti in questo e in altri casi legati alla legge sulla sicurezza nazionale” qualora i funzionari si rifiutassero di rilasciare Lai e gli altri in prigione per aver parlato di politica.

“Sono molto preoccupato per tutti coloro che rischiano di essere perseguiti in base alla legge sulla sicurezza nazionale, e sono particolarmente preoccupato per l’accusa politicamente motivata nei confronti del cittadino britannico Jimmy Lai”, ha dichiarato il ministro degli Esteri David Cameron. “Come giornalista ed editore di spicco e schietto, Jimmy Lai è stato preso di mira in un chiaro tentativo di impedirgli di esercitare pacificamente il suo diritto alla libertà di espressione e di associazione”, ha aggiunto.

I vescovi cattolici hanno già preso posizione.

A novembre diversi vescovi cattolici hanno firmato una petizione per chiedere il suo rilascio dal carcere, tra cui il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, l’arcivescovo Timothy Broglio, arcivescovo dell’arcidiocesi dei servizi militari degli Stati Uniti e presidente della Conferenza americana dei vescovi cattolici, e il vescovo Robert Barron di Winona-Rochester, Minnesota.

 

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