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La Corte respinge l’azione civile pubblica contro gli Araldi del Vangelo

Media sensazionalistici e senza scrupoli hanno amplificato accuse che contravvengono all’etica giornalistica. Il caso ricorda lo sfortunato episodio della “Escola Base” a San Paolo del Brasile.

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Redazione (25/07/2024 13:52, Gaudium Press) Il Tribunale di San Paolo ha dichiarato estinta, martedì 23 luglio 2024, un’azione civile pubblica intentata dall’Ufficio del Difensore Pubblico dello Stato contro l’Istituto Educativo Araldi del Vangelo e l’Associazione Privata Internazionale Araldi del Vangelo dei Fedeli di Diritto Pontificio.

La sentenza, emessa dal giudice Cristina Ribeiro Leite Balbone Costa, del Tribunale dei Minori e della Gioventù del Tribunale civile centrale di San Paolo, ha accolto l’illegittimità attiva della difesa preliminare dell’Ufficio del Difensore Pubblico. Di conseguenza, il magistrato ha archiviato completamente il caso.

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Il ricorso, presentato nel 2022, accusava le istituzioni di presunte violazioni dei diritti dei bambini e degli adolescenti, nelle loro scuole e nei loro convitti. Le accuse includevano la privazione della vita familiare, l’isolamento, la standardizzazione e la spersonalizzazione degli studenti.

All’epoca il caso ebbe grande risonanza mediatica, esponendo in modo negativo l’istituzione cattolica. Tuttavia, nel corso del processo è stato dimostrato che il caso non aveva alcuna consistenza. La difesa ha sempre sostenuto che si trattava di un caso di mistificazione orchestrato da oppositori dell’istituzione.

Il giudice ha riconosciuto che la documentazione presentata escludeva “la presunta condizione di indigenza degli studenti dell’istituto e delle loro famiglie”, e quindi non consentiva all’ufficio del difensore d’ufficio di intervenire sul caso.

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È stato dimostrato che tutte le famiglie degli studenti sono state rappresentate nella causa, da un’associazione che ha costituito uno studio legale riconosciuto. Inoltre, i genitori hanno dimostrato di essere a conoscenza delle pratiche dell’istituto, in conformità con la legge, nonché della loro capacità di agire in difesa dei propri interessi.

L’esito di questo caso ricorda il famoso episodio della Escola Base, avvenuto nel 1994 a San Paolo, quando i proprietari della scuola furono ingiustamente accusati di abusi sessuali su minori. Alcuni media amplificarono l’accusa, che venne data per scontata, nonostante le numerose incongruenze. Il caso divenne un esempio di mancanza di etica giornalistica e un paradigma da studiare nelle scuole di giornalismo.

Come nel caso della Escola Base, gli Araldi del Vangelo hanno subito un’esposizione mediatica negativa e un danno alla loro reputazione. Tuttavia, il processo giudiziario ha permesso di chiarire i fatti e di ristabilire la verità.

 

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