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La Madonna dei sette veli della Cattedrale di Foggia

La Vergine dipinta sul “Sacro Tavolo” coperto di drappi .

Madonna

Redazione (31/07/2020 16:13, Gaudium Press) La Madonna dei Sette Veli, è molto misteriosa in quanto non mostra il suo volto. E’ Patrona della città di Foggia e si mostra soltanto a coloro che sono in grado di guardarla con gli occhi della fede. Questo dipinto mariano è parte integrante dell’identità non solo religiosa, ma anche storica e culturale del capoluogo di provincia.

La festa patronale si svolge il 21 e 22 marzo, attraverso processioni e celebrazioni eucaristiche.

Franca Palese, guida turistica ed esperta della storia locale dice al settimanale Maria con te “la fede è un fatto intimo che non ha bisogno di manifestazioni esterne. Mi viene in mente un episodio significativo. Una volta ho accompagnato in visita guidata per la città un gruppo di marines, tutti evangelici o atei, che hanno voluto visitare la cattedrale perché, a loro giudizio, noi cattolici leghiamo la nostra fede alle immagini. Ma io, preparatissima a questa obiezione, ho insistito “Venite, vi dimostrerò come la fede dei foggiani fa riferimento ad un volto-non volto, la Madonna dei sette veli. I fedeli non hanno mai visto il suo volto eppure la amano.”

La storia della Madonna dei Sette Veli, inizia nel 1962, quando alcuni pastori stavano conducendo dei buoi ad abbeverarsi, in quel momento videro tre fiammelle posarsi sull’acqua e il bestiame inginocchiarsi. Iniziarono a cercare tra la melma e trovarono un’immagine della Madonna su un tavolo e ricoperta da veli.

La tradizione vuole che la Madonna sarebbe stata dipinta dall’evangelista Luca e portata da Costantinopoli a Siponto nel 485 d.C.

Il Vescovo Lorenzo Maiorano, l’ha poi donata alla città dauna di Arpi, durante il saccheggio e intorno al 600, un contadino per evitare che venisse rubata, l’avvolse con dei drappi e nascosta nel pantano.

Successivamente i pastori decisero di rivestire nuovamente l’immagine con dei veli e la portarono nella vicina Taverna del Gufo. La Madonna fu venerata come Santa Maria in Focis, proprio da quel nome poi sarebbe nato quello della città di Foggia.

Nel 1080, Roberto il Guiscardo fece costruire una chiesa (oggi l’attuale cattedrale) nel luogo del ritrovamento del “Sacro Tavolo”.

La Sacra immagine non è stata mai esposta senza veli e non è visibile il volto. Per volere del vescovo Sebastiano Sorrentino, nel 1667, ci fu la prima ricognizione.

Il Sacro Tavolo è conservato in cattedrale, chi ha assistito al restauro del 1980 dice che metà del volto della Madonna è dipinto sul quadro e l’altra metà oltre il quadro. Il Sacro Tavolo si presenta ricoperto da dei preziosi drappi tutti ricamati.

Fu nel 1782 che l’immagine fu incoronata con decreto del Capitolo Vaticano e nel 1806 alla chiesa San Giovanni Battista fu attribuito il titolo di basilica minore.

Nel 1855 fu istituita la diocesi di Foggia e Santa Maria in Focis divenne cattedrale e l’immagine fu conservata nella cappella laterale. (Rita Sberna).

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