La Quaresima di San Michele: 40 giorni per rafforzare la tua fede e resistere alle tentazioni.
Dall’Assunzione della Vergine alla festa dei tre arcangeli. Questa antica devozione invita alla preghiera e alla penitenza.
Redazione (16/08/2025 11:23, Gaudium Press) Da alcuni anni è rinata un’antica devozione quasi dimenticata, con importanti implicazioni per la battaglia spirituale: la cosiddetta Quaresima di San Michele. Si tratta di un periodo di quaranta giorni che inizia quaranta giorni prima della festa di San Michele Arcangelo e che affonda le sue radici nel Medioevo, giungendo persino a ricollegarsi alla figura di San Francesco d’Assisi.
Che cos’è la Quaresima di San Michele?
Il team del programma Exodus descrive questo periodo come un tempo estivo di rinnovamento, sotto la guida degli angeli celesti, ideale per riflettere e meditare alla luce della figura biblica di Tobia, un israelita esiliato a Ninive – l’attuale Iraq – fedele ai comandamenti del Signore in mezzo a una cultura pagana e dedito alle opere di misericordia.
La storia di Tobia si intreccia con l’intervento dell’arcangelo Raffaele, che, travestito da viaggiatore, guida e protegge in un cammino pieno di pericoli spirituali suo figlio Tobia. Raffaele lo libera dagli attacchi demoniaci, libera la sua futura sposa e restituisce la vista al padre, portando guarigione e libertà a tutta la famiglia attraverso il potere della grazia di Dio.
Basandosi su questo passo biblico, la Quaresima di San Michele si presenta come un tempo di lotta spirituale, un invito ai cristiani a prestare maggiore attenzione ai modi in cui il diavolo cerca di manipolare i fedeli, per poter rispondere con maggiore efficacia a questi attacchi.
Date e durata
La devozione si celebra tra la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria, il 15 agosto, e la festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, il 29 settembre, più o meno un periodo quaresimale. Nel 2025, la Quaresima di San Michele inizia venerdì 15 agosto e si conclude lunedì 29 settembre.
Origini della devozione
Sebbene ci siano pochi resoconti dettagliati sulle sue origini, siti web come Fish Eaters, Exodus o Crisis concordano sul fatto che la pratica risale al 1224 e a San Francesco d’Assisi. Il santo era solito celebrare una seconda Quaresima all’anno, che iniziava il 15 agosto e terminava con la festa di San Michele.
Durante quei giorni, San Francesco intensificava il digiuno, la penitenza e le mortificazioni, con l’obiettivo di lodare Dio e perseverare nella virtù. Fu proprio in questo periodo, mentre si trovava sul Monte La Verna, che ricevette le stimmate.
La blogger e scrittrice D.L. Sayles racconta che, per San Francesco, questo periodo rappresentava un’opportunità per purificare la propria anima, un ritiro spirituale che rafforzava la sua vita di preghiera e la sua lotta contro le tentazioni.
Qual è il significato di questi 40 giorni?
I promotori di questa devozione concordano sul fatto che la Quaresima di San Michele è ideale per recuperare la preghiera e la penitenza in un periodo che, culturalmente, è spesso caratterizzato dalla dispersività. Il commentatore e direttore dei contenuti di Exodus, Jared Staudt, afferma: “È tempo di rinnovarci, di prendere le armi della nostra grande battaglia spirituale. San Michele è l’angelo custode della Chiesa, che scacciò Lucifero dal cielo e protesse il popolo d’Israele durante tutto l’Antico Testamento. Per onorare il suo ruolo di nostro protettore, nel Medioevo nacque la pratica di imitare la sua purezza e il suo potere angelico attraverso quaranta giorni di preghiera e ascetismo”.
Secondo Jamie Baxter, fondatore e direttore esecutivo di Exodus, questo esercizio spirituale mira a far vivere il cristiano «più isolato dal rumore del mondo e più in sintonia con il dialogo con il Signore», ricordando che «come seguaci di Cristo, siamo chiamati a cercarlo sempre, durante tutto l’anno e sì, anche durante l’estate».
Quali sono le pratiche di questo periodo “quaresimale”?
Sebbene Exodus rivolga un appello speciale agli uomini, questa pratica è aperta a tutti i fedeli. D.L. Sayles la raccomanda anche alle famiglie con bambini, perché può diventare un’esperienza educativa e festosa: “Dopo aver trascorso metà agosto e gran parte di settembre astenendosi dai dolci e recitando la coroncina di San Michele, è divertente recitare la preghiera di San Michele e colpire una pentolaccia a forma di diavolo con spade di legno per arrivare ai cioccolatini che contiene e rompere ufficialmente il digiuno”.
Evangelizzazione e Apocalisse
La Quaresima di San Michele può anche essere un’occasione per leggere l’Apocalisse, libro che mostra l’azione costante degli angeli e la vicinanza tra cielo e terra.
Jared Staudt invita: «Venite a leggere con noi questo meraviglioso libro della Bibbia. È pieno di esempi dell’attività protettrice e punitiva degli angeli. San Michele è presentato come il grande capo degli angeli nella loro battaglia contro il nemico, indicandoci come anche noi possiamo superare i suoi attacchi rimanendo fedeli a Dio».
Proposta penitenziale
Tra le pratiche raccomandate per vivere questo tempo ci sono:
- Leggere e riflettere quotidianamente sul Libro di Tobia.
- Dedicare 30 minuti al giorno alla preghiera.
- Fare un’offerta quotidiana al risveglio.
- Esame di coscienza prima di andare a dormire.
- Dormire 8 ore al giorno e alzarsi sempre alla stessa ora.
- Evitare i social network e le notizie durante tutta la Quaresima.
- Digiunare il mercoledì e il venerdì.
- Non mangiare carne in quei giorni.
- Fare la doccia con acqua fredda il mercoledì e il venerdì.
- Partecipare a un’ora di adorazione notturna il venerdì.
- Incontro settimanale con altri cristiani per condividere i progressi.
- Celebrare in modo speciale la domenica.
La Quaresima di San Michele è un invito a rafforzare la fede, purificare il cuore e resistere alle tentazioni con l’aiuto dei santi arcangeli. Siamo immersi in un mondo con infiniti attacchi spirituali e questo periodo di quaranta giorni diventa un’opportunità per rifocalizzare la vita su Dio, rinnovare la preghiera e vivere con maggiore vigilanza e coraggio. Come San Michele, che proclama con il suo nome “Chi è come Dio?”, ogni cristiano è chiamato a rispondere a questa domanda con la propria vita, combattendo il male con le armi della grazia e della perseveranza.
Con informazioni da Religión en Libertad
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