La visita di Papa Francesco a Piazza di Spagna per l’Immacolata Concezione
L’evento annuale torna ad essere pubblico dopo la pandemia di Covid 19.
Redazione (09/12/2022 18:06, Gaudium Press) Un papa Francesco visibilmente commosso ha segnato la solennità mariana dell’Immacolata Concezione durante la quale ha esortato i fedeli a pregare per il popolo “martirizzato” dell’Ucraina e ad invocare la Vergine Maria perché si giunga alla pace.
Durante la preghiera il pontefice è sembrato piangere mentre menzionava l’Ucraina.
Parlando ai fedeli riuniti nella famosa Piazza di Spagna di Roma, dove si reca ogni anno per celebrare la festa dell’8 dicembre, il papa ha detto che avrebbe invece desiderato venire “a portare il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tanto tempo abbiamo chiesto al Signore».
“Devo invece portarvi ancora la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri e dei giovani di quella terra martoriata” ha detto, ma ha espresso la fiducia che Maria sta “con loro e con quanti soffrono, proprio come Tu eri davanti alla croce di Tuo figlio…”
La visita di Papa Francesco a Piazza di Spagna per l’ Immacolata Concezione è stata la prima pubblica dallo scoppio della pandemia di COVID-19. Negli ultimi due anni il papa aveva infatti fatto visita da solo, nelle prime ore del mattino, per evitare i possibili assembramenti di persone.
Prima di arrivare a Piazza di Spagna, Francesco si è fermato nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare davanti alla sua icona preferita, Maria Salus Populi Romani, custodita nella cappella Borghese della basilica papale e che visita prima e dopo ogni viaggio internazionale.
Dopo aver deposto la sua corona alla base del gigantesco pilastro dell’Immacolata Concezione in piazza di Spagna, il papa ha rivolto a Maria «il ringraziamento e le suppliche di tutti i Tuoi figli, vicini e lontani».
Le ha offerto l’amore di uomini e donne, cristiani e non, di tutto il mondo, che «hanno per Te la più grande gratitudine e per la Tua bellezza, tutta grazia e umiltà: perché in mezzo a tante nubi oscure, Tu sei un segno di speranza e di consolazione”.
Francesco ha detto di portare con sé i sorrisi di tutti i bambini «che imparano il Tuo nome davanti alla Tua immagine, tra le braccia delle mamme e delle nonne, e che cominciano a sapere che anche loro hanno una mamma in cielo».
Nei momenti della vita in cui le lacrime sostituiscono questi sorrisi, ha detto, è fondamentale conoscere la Vergine Maria e poter sperimentare le sue cure materne.
Francesco ha offerto a Maria anche “la gratitudine” degli anziani la cui vita è “intessuta di ricordi, di gioie e dolori, di traguardi che sanno bene di aver raggiunto con il Tuo aiuto, tenendo la mano nella Tua”.
Ha pregato altresì per le famiglie e i genitori che lottano per sbarcare il lunario, un numero drasticamente aumentato negli ultimi anni, a causa della pandemia di coronavirus e la crisi energetica in corso per la guerra in Ucraina.
Il papa ha poi pregato in modo particolare per le giovani coppie “affinché, guardando a Te e a san Giuseppe, affrontino con coraggio la vita confidando nella Provvidenza di Dio”.
Vi porto i sogni e le ansie dei giovani, aperti al futuro ma frenati da una cultura piena di cose ma povera di valori, satura di informazioni e carente di educazione, persuasiva nell’ingannare e spietata nel deludere.
Papa Francesco ha affidato espressamente a Maria i giovani più colpiti dalla pandemia di coronavirus «affinché inizino lentamente a spiegare e ad allargare le ali, e riscoprano il gusto di volare alto».
Mentre il mondo vacilla ancora per la mancanza di pace, il papa ha detto che guardando a Maria «possiamo continuare a credere e sperare che l’amore vincerà l’odio, che la verità vincerà la menzogna, che il perdono vincerà l’offesa, che la pace vincerà la guerra. Così sia!”
Francesco ha poi salutato diverse autorità civili ed ecclesiali presenti, e ha riservato una lunga stretta di mano al cardinale filippino Luis Tagle, che aveva recentemente rimosso dal suo incarico di presidente dell’ente di beneficenza cattolica globale Caritas Internationalis .
“Penso alle parole dell’Angelo alla Vergine: ‘nulla è impossibile a Dio’. Con l’aiuto di Dio, la pace è possibile, il disarmo è possibile”… “Dio vuole la nostra buona volontà”.
Si è anche soffermato sul titolo di Maria, dato dall’angelo all’Annunciazione quando la chiama “piena di grazia”.
Sebbene Maria fosse senza peccato, questa grazia è stata data anche ai credenti col Battesimo, ha poi aggiunto sottolineando l’importanza del sacramento, chiedendo ai fedeli presenti se ricordavano la data del loro battesimo.
“Quel giorno è il giorno della grande grazia, di un nuovo inizio di vita, di una grazia originale che abbiamo. Dio è disceso nella nostra vita quel giorno”, ha detto poi che le vesti bianche indossate al battesimo servono a ricordare che “sotto il male di cui ci siamo macchiati per anni, c’è in noi un bene più grande di tutti quei mali che sono capitati a noi.”
«Quando le cose vanno male e ci scoraggiamo e rischiamo di sentirci inutili o sbagliati, pensiamo a questo, alla grazia originale. Dio è con noi, Dio è con me da quel giorno”.
Fare il bene “richiede un costo, richiede una battaglia”, ha detto, e ha indicato quella che ha definito la decisione coraggiosa di Maria di dire “sì” al progetto di Dio per la sua vita e al “rischio di Dio”.
“È difficile scegliere il bene; è difficile custodire il bene che è in noi”, ha detto, e ha invitato i credenti a riflettere sulle tante volte in cui hanno disperso il bene a favore delle “lusinghe del male” e in cose dannose, o ignorando i bisognosi.
In mezzo a tutto questo, Maria «è con noi nella lotta», ha detto, «e noi, che lavoriamo sodo per scegliere il bene, possiamo affidarci a lei».
lascia il tuo commento