L’ambasciata di Israele in Vaticano si lamenta per le dichiarazioni dei leader cristiani in Terrasanta
L’ambasciata dichiara che l’attacco di Hamas a Israele è “una catastrofe di proporzioni bibliche”.
Redazione (11/10/2023 14:55, Gaudium Press) Sono state ampiamente divulgate le lamentele dell’ambasciata israeliana in Vaticano per le dichiarazioni dei “Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme”, il cui comunicato sulla guerra a Gaza è stato definito da Israele “un’ambiguità linguistica immorale”.
Dopo aver definito l’attacco di Hamas a Israele “una catastrofe di dimensioni bibliche”, l’ambasciata sostiene che dalla lettura del comunicato dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese di Gerusalemme “non è possibile capire cosa sia successo, chi siano stati gli aggressori e chi le vittime. È particolarmente incredibile che tale arido documento sia stato firmato da persone di fede”.
Il comunicato dell’ambasciata sembra alludere a una storica disattenzione della Santa Sede nei confronti degli ebrei, quando afferma, nella parte finale, che “Non è fuori contesto ricordare che oggi inizierà all’Università Gregoriana un convegno di tre giorni sui documenti del pontificato di Pio XII e sul loro significato per le relazioni ebraico-cristiane. Sembra che, a distanza di qualche decennio, ci sia ancora chi non ha imparato la lezione del buio passato recente”.
Di recente, le relazioni tra Israele e la Santa Sede sono state anche turbate da crescenti attacchi da parte di ebrei ortodossi contro i cristiani in Israele, che hanno sollecitato le dichiarazioni del Primo Ministro israeliano, secondo il quale non sarebbero stati tollerati, e del Custode di Terra Santa, che ha messo in guardia da una possibile ondata di antisemitismo a seguito di tali attacchi.
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