Leone XIV e la prossima enciclica
Sarà un’enciclica sociale o spirituale? Le due cose non si escludono a vicenda e possono essere collegate tra loro. Molto dipenderà, tuttavia, dalla struttura precisa che Leone darà al documento e dal modo in cui presenterà le sue priorità.
Foto: Vatican news/ Vatican media
Redazione (18/07/2025 17:16, Gaudium Press) In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, padre Alejandro Moral, superiore degli agostiniani, ha rivelato la scorsa settimana che Leone XIV sta lavorando alla struttura della sua prima enciclica. La grande domanda è se il Papa seguirà l’ispirazione che gli viene dal nome e quindi dedicherà la prima enciclica del suo pontificato alle questioni sociali, o se seguirà la linea delle sue prime parole all’inizio del suo pontificato, quando ha affermato con forza la necessità di scomparire per lasciare spazio a Cristo.
In sintesi: sarà un’enciclica sociale o spirituale? Le due cose non si escludono a vicenda e possono essere collegate tra loro. Molto dipenderà, tuttavia, dalla struttura precisa che Leone darà al documento e dal modo in cui presenterà le sue priorità.
I primi due mesi del pontificato di Leone XIV ci hanno insegnato che alcuni dei processi avviati da Papa Francesco sono irreversibili. Possono essere ridisegnati, ma non invertiti. E uno di questi processi è la sua attenzione alle questioni ambientali.
Laudato Si’
Ora, Papa Francesco non ha inventato nulla di nuovo con la sua attenzione alla cura responsabile del creato. La Chiesa se ne è sempre preoccupata. Benedetto XVI, tra l’altro, era stato soprannominato “Papa verde” dai media cattolici e laici per la sua attenzione alle questioni ecologiche. Il lavoro teologico era già stato fatto quando Francesco aveva deciso di dare un impulso pastorale alla questione.
Papa Francesco ha portato l’attenzione ecologica della Chiesa a un altro livello. Sia l’enciclica Laudato Si’ che l’esortazione Laudate Deum si basano su una serie di dati, numeri e cifre forniti dalle agenzie delle Nazioni Unite. In pratica, Papa Francesco collegava la preoccupazione ecologica a questioni politiche e multilaterali. La Laudato Si’, essendo un’enciclica, includeva una necessaria struttura di dottrina sociale. Tuttavia, i passaggi più citati nei forum internazionali sono stati proprio quelli che confermavano le posizioni dominanti, mentre le posizioni dell’ecologia integrale sono state minimizzate.
Ad esempio, pochi ricordano che Laudato Si’ include una difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, che attacca la cultura dello scarto anche in termini di scarto di vite umane e che adotta un approccio di ecologia integrale che pone l’essere umano al centro. La Laudate Deum, come esortazione, è stata presentata come un aggiornamento dei dati scientifici, il che era normale, poiché le Nazioni Unite aggiornano sempre questi stessi dati. Ma era proprio questo il punto: un documento papale poteva essere legato solo a dati contingenti?
Dopotutto, non si trattava di un documento che rispondeva a una situazione grave con una forte struttura teorica (si pensi all’enciclica di Pio XI contro il nazismo, “Mit Brennender Sorge”, o ai messaggi radiofonici di Pio XII durante la seconda guerra mondiale). Si trattava invece di un documento che adottava il punto di vista delle organizzazioni internazionali, che raramente associano il problema ecologico agli esseri umani. In realtà, gli esseri umani sono spesso considerati il problema.
Tuttavia, dodici anni di pontificato hanno creato un movimento ecologico che a volte sembra abbracciare l’ambientalismo senza restrizioni e separato dall’essenza umana che Francesco, in ultima analisi, cercava di conferirgli, affrontando solo le questioni più politiche e mediatiche. E tra le iniziative legate a questo ambientalismo c’è una Messa speciale per la Protezione del Creato.
Leone XIV e la Messa con il nuovo formulario “Per la Protezione del Creato”
Leone XIV ha mantenuto questo processo, lo ha approvato e ha celebrato la prima Messa privata con questa formulazione speciale nel Borgo Laudato Si’, a Castel Gandolfo. Nella sua omelia, ha detto che «Dio ci ha dato il creato come un dono da proteggere, non come una preda da sfruttare». Ha poi lanciato un appello alla conversione di coloro che non riconoscono il problema ecologico.
Il Papa ha anche ricordato l’impegno dei cristiani nella cura del creato. «Quando contempliamo la bellezza della Terra, comprendiamo che Dio l’ha creata non per necessità, ma per amore. La creazione nasce dalla sua bontà traboccante, e ogni creatura porta in sé un riflesso della sua gloria“, ha sottolineato il Papa.
E ha aggiunto: ”Oggi, però, questa gloria è ferita dalle nostre scelte irresponsabili. Il creato soffre e geme, come dice San Paolo, e le persone in condizioni di povertà soffrono con esso. Non possiamo più ignorare il grido della terra e il grido dei poveri, perché sono un unico grido che sale a Dio».
Infine, l’omelia del Papa non ha tralasciato Papa Francesco, e ci sono stati molti riferimenti alla Laudato Si’ nel suo decimo anniversario. Tuttavia, ha anche posto un accento particolare sulla questione del creato, piuttosto che sull’atto della creazione in sé. Leone XIV ha avuto un approccio cauto a queste questioni: non ha rotto con il pontificato di Francesco, ma si è ricollegato a una profonda corrente del pensiero cattolico. Ha rotto con l’idea che il pontificato di Papa Francesco sia stato una rottura.
La questione, quindi, è questa: la rivoluzione ecologica di Papa Francesco è un processo irreversibile? Leone XIV non sembra disposto a fare marcia indietro sulla questione, ma ha anche cercato di rinnovare il suo focus specificamente cattolico e antropologico. Va anche notato che la forma della Messa è stata utilizzata in una celebrazione privata, e non è noto se tale celebrazione sarà ripetuta in pubblico.
Il modo in cui Leone XIV articolerà la sua prima enciclica sarà quindi molto rivelatore. Dopo due mesi, il suo pontificato è ancora un equilibrio tra elementi di continuità e discontinuità. Non è un pontificato di restaurazione, anche se sta restaurando molte cose. Non è un pontificato di rottura con il suo predecessore, ma si è ricollegato alla tradizione.
Alcuni processi già in atto rimarranno invariati, ma resta da vedere come saranno ridefiniti, ridisegnati e reinterpretati da Leone XIV. La sua prima enciclica sarà un chiaro segnale in tal senso.
Di Andrea Gagliarducci
Pubblicato originariamente su MondayVatican, 14 luglio 2025.
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