L’invito a tutti i bambini del mondo a partecipare al Rosario per la Pace
La ventesima edizione della campagna “Un milione di bambini che recitano il rosario” è prevista per il prossimo 7 ottobre.
Redazione (13/09/2025 14:39, Gaudium Press) Il prossimo 7 ottobre, festa liturgica di Nostra Signora del Rosario, si terrà la ventesima edizione della campagna “Un milione di bambini recitano il rosario”. L’obiettivo di questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (AIS), è quello di pregare “per la pace e l’unità in un mondo ferito dalla divisione, dal conflitto e dalla sofferenza”.
Questa campagna è iniziata in Venezuela il 18 ottobre 2005, quando un gruppo di laici ha riunito bambini e giovani per recitare il Rosario nelle piazze di Caracas. Vedendo il successo di questa pia iniziativa, hanno presentato la loro idea alla Conferenza Nazionale dei Laici, che ha organizzato l’iniziativa affinché raggiungesse tutte le scuole e le parrocchie del Paese, attraverso le istituzioni ecclesiastiche.
Evangelizzare bambini e giovani attraverso i valori cristiani
La proposta, che mira a “evangelizzare bambini e giovani attraverso i valori cristiani e le devozioni della Chiesa cattolica”, ha ricevuto il sostegno dell’AIS e si è diffusa in tutto il mondo. Padre Anton Lässer, assistente ecclesiastico della fondazione pontificia, ha invitato i fedeli di tutto il mondo a unirsi in preghiera durante la prima settimana di ottobre, in particolare il giorno 7, quando la liturgia celebra la festa di Nostra Signora del Rosario.
Il sacerdote dice di desiderare che si verifichi una vera e propria “ondata di preghiere in tutto il mondo, che sgorga dal cuore dei bambini e fatta con fiducia infantile”. Secondo padre Lässer, «la preghiera dei bambini ha un potere speciale davanti a Dio, un potere che può abbattere muri, guarire ferite e portare luce nell’oscurità».
Il silenzio della preghiera è spesso soffocato dal rumore del mondo
Sottolineando l’importanza di questa campagna, il cardinale Mauro Piacenza, presidente internazionale di ACN, ha affermato che il desiderio di pace e unità nel mondo è sempre più urgente e che «in un’epoca in cui il silenzio della preghiera è spesso soffocato dal rumore del mondo, il rosario offre un’oasi di contemplazione».
Secondo il porporato, questa pratica non è arida o ripetitiva, ma un cammino dolce e vigoroso che ci conduce al cuore del Vangelo. «Preghiamo insieme affinché i legami di comunione ecclesiale, sia affettivi che effettivi, siano rafforzati e affinché lo Spirito Santo risvegli nel cuore dei giovani un sincero desiderio di santità», ha concluso. (EPC)
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