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Lo spettacolo teatrale su Bernadette non rientra nel programma culturale francese

Il governo francese ha deciso che lo spettacolo “Bernadette Soubirous” non rientra nel regolamento sulla laicità e quindi gli spettatori non possono beneficiare dello sconto proposto per gli eventi culturali

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Redazione (03/11/2023 16:02, Gaudium Press)  La commedia musicale “Bernadette di Lourdes”, che racconta la storia della veggente di Lourdes, è uno spettacolo teatrale in scena nelle città francesi dal luglio 2019.

Il mese scorso, i produttori dello spettacolo hanno preso atto, con rammarico ,della decisione del governo francese, di negare l’inclusione dell’opera, nell’elenco degli spettacoli culturali che beneficiano del programma collettivo “Passe Culturel”.

Il “Passe culturel” è un beneficio concesso dal governo francese per incoraggiare le attività culturali tra gli adolescenti. Con tale abbonamento, i beneficiari possono acquistare libri, assistere a concerti, film e teatri culturali. Il programma governativo prevede due tipi di pass, uno destinato all’uso individuale e l’altro all’uso collettivo, con cui intere classi scolastiche possono beneficiare di riduzioni durante gli eventi culturali.

Il Rettorato di Versailles, responsabile dell’elenco degli spettacoli e delle strutture che possono beneficiare del programma, ha annunciato alla fine di ottobre che “Bernadette de Lourdes” non poteva beneficiare del pass culturale collettivo. Per giustificare la decisione, le autorità si sono basate sul principio di laicità del Paese.

“La sua struttura non è ammissibile alla parte collettiva del pass culturale. Non offre approcci all’educazione artistica e culturale (…) Anche il rispetto della carta della laicità è discutibile”, si legge nella mail di decisione inviata da Versailles, come riportato da Le Figaro.

I produttori del lavoro teatrale, Gad Elmaleh e Roberto Clurleo, hanno giudicato la decisione del governo ingiusta e violenta. Per Clurleo, l’annuncio è stato violento in quanto ha affermato che la commedia musicale viola uno dei principi della Repubblica francese e ha detto che “alla sola menzione del titolo dello spettacolo, i membri della commissione hanno deciso che eravamo un problema per la laicità”.

“Questo spettacolo teatrale è un vero e proprio lavoro storico, è un’indagine di polizia. Tutti coloro che hanno lavorato al progetto, soprattutto il regista che ha scritto il libretto, sono atei! Lo consideriamo un provvedimento ingiusto e un po’ censorio”, ha spiegato Roberto Clurleo a proposito della decisione, aggiungendo che è stato presentato un appello al Ministero dell’Istruzione.

Nonostante la decisione negativa del governo, i minori di 18 anni potranno utilizzare il tessera culturale per assistere allo spettacolo, che avrà la sua ultima rappresentazione il 23 giugno 2024. (FM)

 

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