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Madonna delle Grazie: espressione dell’affetto materno di Maria

In questa immagine, la Madonna è rappresentata nella sua semplicità verso Dio nostro Signore e nella sua perenne sollecitudine verso il suo bambino supplichevole.

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Immagine di Nostra Signora delle Grazie – Araldi del Vangelo

Redazione (27/11/2024 15:28, Gaudium Press) In mezzo a mille difficoltà, problemi e afflizioni che ci circondano, quante volte cerchiamo una qualche forma di sollievo! Ma in un mondo di tumulti e di violenza, dove possiamo trovare conforto? “Voce di Cristo, misteriosa voce di grazia che risuona nel silenzio dei cuori, tu sussurri nel profondo delle nostre coscienze parole di dolcezza e di pace”. La grazia divina! È l’unica in grado di darci la vera tranquillità della coscienza, la pace dell’anima e la dolcezza dello spirito.

La grazia, questo preziosissimo dono di Dio, ha un tabernacolo dal quale trabocca e si riversa su tutti coloro che la desiderano: Dio Padre raccolse tutte le acque e le chiamò mare; raccolse tutte le sue grazie e le chiamò Maria”.

Un versetto del cantico evangelico del Magnificat proclama la ragione delle innumerevoli meraviglie di cui la Madonna è diventata destinataria e dispensatrice: “Ha visto la piccolezza della sua Serva, d’ora in poi le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1,48). La Vergine Immacolata si è svuotata completamente di se stessa e si è mantenuta senza la minima ombra di ambizione; per questo l’Altissimo ha potuto riempire la sua anima di preziosi e ineguagliabili torrenti di grazia, segno del suo amore.

Da questo punto di vista, l’immagine della Madonna delle Grazie rivela il rapporto che ha sia con il suo Creatore che con le sue creature.

Il suo abito è molto semplice e sobrio; è rappresentata così come si presenta a Dio. Maria Santissima si è riconosciuta impotente davanti all’Onnipotente, umile davanti alla Grandezza, un nulla davanti a Colui che è tutto!

Allo stesso tempo, però, è possibile comprendere il modo in cui il Signore la rivela all’umanità: traboccante di grazie, ricca di tutti i doni, sempre accogliente “a braccia aperte, [con] il sorriso sulle labbra, piena di un amorevole invito ad avvicinarsi e a vivere un po’ con lei”. È la Mediatrice dei doni celesti, Madre di coloro che implorano favori, dei miseri, degli afflitti, di coloro che hanno bisogno della sua intercessione vittoriosa.

Un altro aspetto notevole dell’immagine è il suo candore. Appare tutta bianca, perché nutre intenzioni purissime. D’altra parte, ci dà un’idea di luminosità, di qualcuno che scende dall’alto, mentre il gesto delle mani indica che è vicina e desiderosa di rendersi presente per favorire e inondare di beni, con un’intimità materna, maestosa e amichevole.

Il lettore riesce a vedere che la postura della Sovrana dell’Universo mostra una leggera inclinazione verso i fedeli che si trovano ai suoi sacri piedi? In ginocchio davanti a Lei, sentiamo l’eterna sollecitudine che si dispiega su ciascuno di noi – per quanto peccatori – pronta a sollevarci, a sostenerci tra le sue braccia, ad accarezzarci con le sue mani finissime, ad avvolgerci nel suo manto di seta, a coprirci con la sua tenerezza più affettuosa e a far traboccare l’amore del suo Cuore Immacolato.

Affidiamoci dunque, fiduciosi fino alla fine, nelle mani di questa augusta Regina, così ricca di tutti i doni, ma allo stesso tempo nostra Madre, così intima e sempre pronta a prendersi cura di ogni nostro bisogno.

Testo tratto dalla rivista Araldi del Vangelo n. 251, novembre 2022. Di Carolina Amorim Zandoná.

 

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