Maggio, il mese di Maria Santissima
“Tutti vorrebbero che l’intero anno fosse un perpetuo mese di Maria. E spero che quando verrà al mondo quella stagione luminosa e mariana del trionfo del Cuore Immacolato della Beata Vergine, da Lei promesso a Fatima, avremo questo immenso mese di Maria, in cui ogni giorno renderemo omaggio alla Madonna e canteremo la sua gloria di Regina dell’Universo”.
Redazione (02/05/2023 14:43, Gaudium Press) Durante il mese di maggio, il mese di Maria, si avverte una speciale protezione della Madonna che si estende su tutti i fedeli, e una gioia risplende e illumina i nostri cuori . C’è l’universale certezza dei cattolici che l’indispensabile patrocinio della nostra Madre celeste diventa, in questo periodo, ancora più sollecito, più amorevole, più pieno di visibile misericordia e di clemente condiscendenza.
Se sapremo vivere nel modo giusto questi trentuno giorni particolarmente consacrati alla Madonna, ciò che rimarrà dentro di noi sarà una maggiore devozione, una fiducia speciale e, per così dire, un’intimità più profonda con la Madonna, tanto che in tutte le difficoltà della vita sapremo chiedere con più rispettosa insistenza, sperare con più invincibile fiducia e ringraziare con più umile affetto per tutto il bene che Lei ci fa.
La Madonna è Regina del Cielo e della Terra, e allo stesso tempo nostra Madre. È questa la convinzione con cui entriamo sempre nel mese di maggio, convinzione che si fa sempre più profonda dentro di noi e che ci permea di maggiore luce e forza man mano che il mese di maggio volge al termine.
Maggio ci insegna ad amare Maria Santissima per la sua gloria, per tutto ciò che rappresenta nei piani della Provvidenza. E ci insegna anche a vivere con più costanza la nostra vita di unione filiale con Maria.
La sofferenza nel mondo contemporaneo
I bambini non sono mai così sicuri della assistenza amorevole delle loro madri come quando soffrono. L’umanità intera soffre oggi. E non solo tutti i popoli soffrono, ma si potrebbe quasi dire che soffrono in tutte le maniere in cui possono soffrire. Le intelligenze sono spazzate via dalla tempesta dell’empietà e dello scetticismo. Tifoni impazziti di messianismi di ogni genere devastano gli animi. Idee nebulose, confuse e audaci si insinuano in tutti gli ambienti e trascinano con sé non solo i malvagi e i tiepidi, ma talvolta anche coloro dai quali ci si aspetterebbe una maggiore costanza nella Fede.
Le volontà fortemente attaccate al compimento del dovere soffrono di tutti i contraccolpi che derivano dalla loro fedeltà alla Legge di Cristo. D’altronde coloro che trasgrediscono questa Legge pure soffrono, perché lontano da Cristo ogni piacere in fondo non è altro che amarezza, e ogni gioia è una menzogna […].
I corpi soffrono, sfiniti dal lavoro, minati dalle malattie, sopraffatti da ogni tipo di bisogno. Si può dire che il mondo contemporaneo, similmente al tempo in cui nostro Signore nacque a Betlemme, riempie l’aria di un grande e clamoroso gemito, che è il gemito dei malvagi che vivono lontani da Dio, e dei giusti che sono tormentati dai malvagi.
Chiedi, per mezzo di Maria, che lo Spirito Santo rinnovi la faccia della terra.
Quanto più oscure sono le circostanze, quanto più lancinanti i dolori di ogni genere, tanto più dobbiamo chiedere alla Madonna di porre fine a tanta sofferenza, non solo per far cessare il nostro dolore, ma per il maggior beneficio della nostra anima. La sacra Teologia dice che la preghiera della Madonna anticiperà il momento in cui il mondo sarebbe stato redento dal Messia. In questo momento pieno di angoscia, volgiamo fiduciosamente lo sguardo alla Madonna, chiedendole di avvicinare il grande momento che tutti attendiamo, quando una nuova Pentecoste aprirà sprazzi di luce e di speranza in queste tenebre, e ristabilirà ovunque il Regno di Nostro Signore Gesù Cristo. […]
Dobbiamo chiedere, attraverso Maria, che Dio ci mandi in abbondanza lo Spirito Santo, affinché le cose siano create di nuovo e la faccia della terra sia purificata dal rinnovamento. Nella “Divina Commedia” Dante dice che pregare senza il patrocinio della Madonna è come volare senza ali.
Affidiamo alla Madonna questo anelito in cui è riposto tutto il nostro cuore. Le mani di Maria saranno per la nostra preghiera un paio di ali purissime attraverso le quali raggiungeremo certamente il trono di Dio.
Plinio Corrêa de Oliveira
Testo estratto, con adattamenti, dalla Rivista del dottor Plinio n. 50, maggio 2002.
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