Mons. Aldo Cavalli “A Medjugorje la gente viene solo per pregare e per incontrare il soprannaturale”
Monsignor Aldo Cavalli, successore del polacco Henryk Hoser, morto lo scorso agosto, è stato nominato da Papa Francesco come visitatore apostolico di Medjugorje.
Rita Sberna (23.05.2022 10:21, Gaudium Press) La nomina di visitatore apostolico di Medjugorje che monsignor Aldo Cavalli ha ricevuto a novembre da Papa Francesco, non entra nel merito della veridicità delle apparizioni a Medjugorje ma si tratta semplicemente di seguire un ambito esclusivamente pastorale.
L’arcivescovo Aldo Cavalli, finora è stato nunzio apostolico nei Paesi Bassi e rappresentante permanente presso l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche; è stato inoltre nunzio apostolico in tre continenti.
Gli abbiamo fatto qualche domanda (a distanza da qualche mese dall’incarico ricevuto) e si è concesso con molta disponibilità alla nostra intervista.
Medjugorje è un fenomeno planetario che coinvolge milioni di persone, non solo cattolici; tuttavia in vasti settori vi sono ancora resistenze molto forti.
Dal punto di vista della chiesa istituzionale, si può essere sicuri della bontà di un pellegrinaggio a Medjugorje? Lei, come rappresentante del Papa, si sentirebbe di consigliarlo e di raccomandarlo?
Quando il Papa ha deciso di inviare un suo rappresentante, ovvero un visitatore apostolico che vive a Medjugorje, vuol dire che in lui, la Chiesa universale si è interessata profondamente di questo fenomeno che avviene a Medjugorje; “profondamente” vuol dire ufficialmente.
Papa Francesco ha mandato un Arcivescovo solamente per la parrocchia di Medjugorje, e ha dato la giurisdizione su questa parrocchia in modo che tutti quelli che vengono sappiano chiaramente quali sono i punti molto positivi di questo fenomeno di Medjugorje che il Papa e la Chiesa universale vedono con tanto affetto e con tanto interesse.
Chi viene qui (sono ricominciate a venire migliaia di persone) viene in maniera molto positiva soprattutto per incontrare il soprannaturale.
Viene per incontrare qualcosa che in questo luogo cominciando da 41 anni fa, è entrato dentro; tutti vengono per un solo motivo: a Medjugorje non c’è niente, non vi sono musei, cinema, non vi sono sale ecc … A Medjugorje la gente viene solo per pregare e per incontrare il soprannaturale in maniera molto profonda.
Eccellenza, secondo lei, perché mentre in tutto il mondo occidentale la pratica religiosa e la confessione sono in profonda crisi, a Medjugorje i confessionili sono sempre affollati e durante le celebrazioni il tempo sembra “volare”? Cos’è che attrae tanto e affascina a Medjugorje?
La persona, come dicevo prima, entra nel soprannaturale. La Chiesa guarda il mondo intero ma il mondo occidentale che è una piccola parte, non è un mondo cattivo. Io sono stato in Olanda nei Paesi Bassi per sette anni, è tutta gente buona che lavora, paga le tasse, stima la natura però non vanno più in chiesa. Anche l’Italia sta andando verso questa via, e non solo l’Italia, perché c’è un cambio culturale molto forte, diversa dalla cultura che c’era prima.
I giovani universitari in Olanda avevano piacere di sentire parlare di Gesù, nessuno di loro era contro la religione però erano in un altro mondo, erano interessati ad un mondo di tecnologia e di grande libertà personale. La Chiesa deve entrare in questo mondo e non si entra cercando di insegnare perché non ci accettano; non si entra volendo condannare perché la nostra condanna neanche arriva; non si entra criticando ma si entra vivendo con loro.
Quando mi invitavano alle cene, aperitivi, sono sempre andato: mai parlavo della Chiesa, di Dio o di Gesù però ero lì; e sempre dopo una o due ore il discorso poi nasceva sulla Chiesa e il Papa e io c’ero e davo risposte. Questo è il mondo occidentale, dobbiamo vivere con loro!
C’è una lettera stupenda del primo secolo dopo Cristo a Diogneto, che diceva “Come vivono i cristiani”. Su tale lettera vi è scritto quanto segue: “Noi cristiani viviamo come tutti, noi cristiani ci vestiamo come tutti, noi cristiani lavoriamo come tutti, noi cristiani mangiamo come tutti, noi cristiani paghiamo le tasse come tutti però viviamo da cristiani!”
E’ questo che dobbiamo fare: vivere con tutti senza condannare e senza criticare ma vivere con gli altri da cristiani. In questo modo la Chiesa con la presenza dei cristiani forti, vedrà i frutti nelle prossime generazioni.
Tanti a Medjugorje, anche giovani in ricerca, trovano o ritrovano la fede; molti dicono di essere guariti; tutto ciò non lascia indifferenti mass media… Medjugorje fenomeno mediatico, che ne pensa, Eccellenza?
Qui vengono migliaia di persone, ed una cosa trovano profondamente: la pace nel cuore ma la pace che dava il Signore quando è apparso agli apostoli da Risorto: “La Pace sia con voi, con lo Spirito Santo”. Gli apostoli erano chiusi in casa pieni di paura, pieni di timore ed incapaci di tutto con questa pace del Signore nel cuore (che vuol dire che Lui stesso entra dentro) e con lo Spirito Santo sono usciti. La maggior parte di loro erano analfabeti, eppure in vent’anni sono andati nel mondo intero.
A Medjugorje le persone vengono perché vogliono incontrare il soprannaturale, vogliono incontrare il Signore Gesù e la Vergine Maria che li accompagna a Gesù. Le persone vengono qui perché vogliono cambiare vita e avere un segno di speranza ed incontrano tutto questo grazie alla preghiera. La Santa Messa, tutte le sere viene celebrata con migliaia di persone che partecipano con volontà e con gusto.
Dopo la messa si fa l’adorazione, e nessuno delle persone va via, rimangono tutti lì fino alla fine.
Quando l’adorazione termina, rimangono ancora lì: questo è il gusto di essere incontrati dal soprannaturale, il Signore Gesù, il gusto di incontrare il soprannaturale dentro.
Quando ritornano a casa ritrovano gli stessi problemi, ma sono persone cambiate in grado di affrontare i problemi in compagnia del soprannaturale insieme al Signore Gesù e la Vergine Maria. Ecco perché Medjugorje è diventato un grande fenomeno.
Medjugorje mette anche tanta Speranza nel cuore di tanti credenti che desiderano un futuro di Pace e una chiesa più aderente al Vangelo…La Madonna, infatti, si autodefinisce “Regina della Pace” e dice di essere venuta per cambiare il mondo in meglio…
Lei che ne pensa? Si può parlare di Medjugorje come SPERANZA DELL’UMANITÀ?
Il 25 marzo il Papa ha consacrato alla Vergine Maria la Russia, l’Ucraina e il mondo intero. La Consacrazione vuol dire entrare dentro il soprannaturale. Una guerra è una cosa umana, il volersi bene o male è umano, allora il Papa si è affidato al soprannaturale con la consacrazione che mette il sentimento della pace nel cuore degli uomini.
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