Mons. Giovanni D’Ercole “La mia vocazione è nata grazie alla Vergine della Rivelazione”
Un racconto inedito dell’infanzia di mons. Giovanni D’Ercole, diventato sacerdote grazie alle preghiere della mamma che lo affidò alla Vergine della Rivelazione.
Rita Sberna (11.05.2021 17:09, Gaudium Press) Abbiamo assistito ad una testimonianza inedita di mons. Giovanni D’Ercole, conosciuto da tutti come vescovo emerito di Ascoli Piceno, recentemente mons. D’Ercole è stato invitato presso l’associazione Sacri “Casa Betania” fondata dal veggente delle Tre Fontane, Bruno Cornacchiola, che ebbe le apparizioni della Vergine della Rivelazione, per dare una sua testimonianza, molto inedita, della sua infanzia e della sua vocazione. Un racconto che tocca molti cuori.
D’Ercole ha raccontato che il suo rapporto con la Vergine della Rivelazione inizia proprio quando è nato, i suoi genitori si erano trasferiti ad abitare a Roma alla stazione della Magliana, e da bambino conobbe bene la Collina delle apparizioni perché con altri ragazzini andava a giocare lì; il suo primo ricordo alla Vergine della Rivelazione è legato a sua madre perché lo portava proprio su quella collinetta a raccogliere un po’ di terra e pregava.
L’affidamento della mamma di mons. D’Ercole alla Vergine della Rivelazione
“Il giorno che ebbi da bambino l’idea di diventare sacerdote, mia mamma mi portò alle Tre Fontane e mi affidò alla Vergine della Rivelazione” racconta mons. D’Ercole, poco dopo quando aveva concluso le scuole elementari, sua madre morì e dopo quel distacco materno, mons. D’Ercole si trasferì a studiare altrove.
Il legame con la Vergine della Rivelazione è continuato attraverso il legame con la famiglia di don Orione perché accanto al monastero dei trappisti vi era “la Casa del piccolo operario” ovvero un sacerdote che accoglieva i giovani che andavano a studiare da fuori Roma.
All’epoca il papà di mons. D’Ercole non aveva ancora incontrato la fede e non era molto aperto con i sacerdoti ma quel prete che accoglieva quei giovani studenti gli fece simpatia al punto che gli chiese aiuto (essendo rimasto vedovo con due figli Giovanni e Lorenzo). Quel sacerdote si mise a disposizione per aiutarlo “Non ti preoccupare in nome di don Orione e della Vergine della Rivelazione ci penserò io ai tuoi figli”.
L’incontro con Bruno Cornacchiola tramite frate Osea
Prima di diventare sacerdote, mons. Giovanni D’Ercole insieme ai suoi compagni di teologia fu portato nella parrocchia di Ogni Santi ed in quella chiesa conobbe un portiere che non faceva altro che parlare di Bruno Cornacchiola e della Vergine della Rivelazione.
Grazie a Nicolino che poi è diventato frate Osea, mons. D’Ercole conobbe il veggente della Tre Fontane, Bruno Cornacchiola.
Gli incontri con Bruno Cornacchiola prima di diventare sacerdote
Mons. D’Ercole si stava preparando per diventare sacerdote e in quel periodo ebbe la possibilità di rimanere per una settimana intera con il veggente Bruno Cornacchiola, per prepararsi spiritualmente.
D’Ercole ha parlato a lungo con Bruno Cornacchiola, quest’ultimo gli ha trasmesso delle direttive ben precise che la Madonna aveva dato al veggente su ciò che riguardava il clero e la figura sacerdotale.
“Bruno Cornacchiola ha partecipato alla mia ordinazione sacerdotale avvenuta il 5 ottobre del 1974 presso la chiesa di Ogni Santi.”
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