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Monsignor Enrico Feroci creato “Cardinale” da Papa Francesco

13 nuovi cardinali e tra i 6 italiani , monsignor Feroci, rettore del Seminario del Divino Amore, Lojudice, arcivescovo di Siena, e padre Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi.

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Rita Sberna (06.12.2020 12:52, Gaudium Press) Ci sono 6 italiani tra i 13 cardinali che sono stati creati nel Concistoro annunciato da Papa Francesco avvenuto il 28 novembre. Tra questi, monsignor Enrico Feroci, già direttore della Caritas diocesana di Roma, rettore del Seminario del Divino Amore oltre che parroco di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, che entra nel collegio cardinalizio come non elettore.

Lo scorso 27 agosto, mons. Feroci ha compiuto 80 anni, per cui non parteciperà ad un futuro conclave.

A Cristiani Today ha raccontato la sua prima reazione quando ha saputo di essere stato creato dal Papa, cardinale: “Il primo pensiero è stato di stupore, non me lo aspettavo assolutamente. Ho saputo di questa creazione cardinalizia soltanto mezz’ora dopo l’annuncio del Papa da palazzo apostolico. Mi trovavo al santuario della Madonna del Divino Amore per celebrare la messa delle 12.30 e in canonica sono venuti alcuni miei collaboratori, un po’ agitati, e mi hanno riferito subito la notizia”. Continua mons Enrico Feroci “ Ho pensato che il Papa mi abbia scelto per dire un grazie a tutti i parroci di Roma, e lo ringrazio che mi ha scelto come stampella per portare l’abito. Questo cardinalato è dato a tutti i sacerdoti che operano a nome suo e che agiscono in nome suo. Per me è stato un atto di considerazione e di stima verso tutti i sacerdoti che operano a Roma”.

Il servizio come direttore della Caritas di Roma

Mons. Enrico Feroci è stato direttore della Caritas di Roma, ha iniziato ufficialmente a ricoprire questo ruolo, il 1° settembre 2009. La caritas di Roma ha una funzione pedagogica, cioè è colei che anima le comunità cristiane ma anche la comunità civile ed è attenta a coloro che hanno bisogno.

La caritas è stata voluta da Paolo VI, è iniziata come servizio a Roma nel 1987 con mons Luigi Di Pietro (un nome rimasto nella storia di Roma) perché ha messo al centro coloro che sono in difficoltà.

“Sono stato grato di essere il successore di don Luigi Di Pietro – afferma – ho cercato in questi 9 anni di animare la comunità cristiana. Nel 2015 abbiamo ristrutturato, l’ostello di Via Marsala, dove poi papa Francesco è venuto ad aprire la porta santa che non era una chiesa ma una mensa. Poi a santa Giacinta, abbiamo creato la cittadella della carità, dove ci sono molte realtà significative anche per gli anziani.”

Continua mons. Feroci “Ho fatto visitare la cittadella ai direttori delle Caritas Internazionali, e il direttore della Caritas del Giappone al termine della visita mi ha detto di avergli ricordato che a Roma ogni notte dormono 7000 persone nei marciapiedi, cioè in una sola città, quando in Giappone 7000 persone dormono in tutto il territorio”.

Inoltre Sua Eminenza ha anche parlato della situazione difficile che la Chiesa sta attraversando a causa del covid: “Uno dei problemi di questa pandemia che è anche un “pericolo” è il fatto che questo virus ci sta isolando gli uni dagli altri, non permettendo così di fare comunione tra noi. Si guarda l’altro come un possibile pericolo per la nostra vita. L’andare in chiesa, sembra quasi che possa essere in contrasto con la propria salute. Il Vangelo ci dice altro: “se il chicco di grano non cade e non muore, non porta frutto”. Il covid lo vedo come un possibile pericolo che crea una mentalità di individualismo e di paura dell’altro. Speriamo che lo Spirito Santo ci aiuti a superare questa temporanea difficoltà”.

 

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