Mostra dei gioielli della corona inglese: storia e simboli

Tra gli oggetti di  straordinario valore  che saranno esposti nella famosa Torre di Londra c’è la Corona di Sant’Edoardo del 1661, che sarà utilizzata per  l’incoronazione di Re Carlo III.

Redazione (17/03/2023 12:35, Gaudium Press) Sin dal 1066, le cerimonie di incoronazione del monarca britannico si svolgono nell’Abbazia di Westminster, fondata da Sant’Edoardo il Confessore. Per celebrare l’anno dell’incoronazione di Carlo III, la Torre di Londra ospiterà una nuova esposizione dei Gioielli della Corona, concentrando l’attenzione sul simbolismo cristiano – come vengono indossate le insegne reali durante la cerimonia- e sulla loro storia.

Corona imperiale di Stato

Saranno  esposti alcuni dei gioielli più famosi al mondo, come le corone, il globo e lo scettro, le spade, l’ampolla e il cucchiaio dell’incoronazione, l’oggetto più antico della collezione. Verranno inoltre mostrati i gioielli di rilevanza storica che sono passati di corona in corona, tra cui il famoso Rubino del Principe Nero, uno dei gioielli preferiti della defunta Regina Elisabetta II, incastonato nella Corona Imperiale di Stato.

La Jewel House presenterà la grande storia di questa magnifica collezione in modo particolarmente approfondito e dettagliato: per esempio, i gioielli originali della corona medievale furono distrutti per ordine di Oliver Cromwell nel 1649 durante la guerra civile inglese. Si salvarono soltanto il Cucchiaio dell’Incoronazione del XII secolo, usato per ungere il sovrano con l’olio santo, il Rubino del Principe Nero, che risale al XIV secolo, e lo Zaffiro di Sant’Edoardo il Confessore, che si ritiene sia stato prelevato dall’anello del re anglosassone quando fu sepolto nell’Abbazia di Westminster nel XII secolo.

Secondo Charles Farris, storico della monarchia presso Historic Royal Palaces, “i gioielli della corona sono i simboli più potenti della monarchia britannica e hanno un profondo significato religioso, storico e culturale”.

La storia di Koh-i-noor

Nella mostra sarà illustrata la storia del famoso diamante Koh-i-noor, che significa Montagna di Luce, scoperto nelle miniere di Golconda nell’attuale stato dell’Andhra Pradesh, nell’India meridionale.

L’esistenza del diamante è documentata ufficialmente già dal XVIII secolo, anche se la sua storia potrebbe risalire a centinaia di anni prima.

Si dice che il grande diamante bianco sia passato tra gli imperatori Mughal, gli shah dell’Iran, gli emiri dell’Afghanistan e i maharaja del Punjabi prima di essere confiscato dalla Compagnia delle Indie Orientali dopo la vittoria nella Seconda Guerra Anglo-Sikh del 1849.

Fu donato alla Regina Vittoria e da allora è rimasto tra i Gioielli della Corona. Il principe Alberto, marito della regina Vittoria, fece tagliare il Koh-i-Noor per migliorarne la brillantezza e adattarlo ai gusti europei contemporanei.

Si ritiene che sia il diamante più costoso al mondo, con i suoi 105,6 carati con un valore stimato di 600 milioni di dollari.

Gioielli dell’incoronazione

Corona di Sant’Edoardo

Tra gli straordinari oggetti esposti al Tesoro c’è la Corona di Sant’Edoardo del 1661, la più importante e sacra della collezione, con cui sarà incoronato re Carlo III.

La mostra – che condurrà i visitatori all’interno del Tesoro, dove è conservata la maggior parte delle insegne reali – mira anche a spiegare il simbolismo dei gioielli che saranno indossati durante l’incoronazione:

Lo Scettro con la Croce del Sovrano e il Globo del Sovrano verranno consegnati al monarca al momento dell’investitura. Durante l’incoronazione, il Globo del Sovrano, che rappresenta la sovranità cristiana, sarà posto nella mano destra del monarca e poi sarà riportato sull’altare.

L’Anello dell’Incoronazione (che rappresenta la dignità reale) sarà posto alla mano destra del sovrano. Lo Scettro con la Croce simboleggia il potere temporale del sovrano sotto la croce di Cristo, mentre lo Scettro con la Colomba – o Bastone dell’Equità e della Misericordia – simboleggia il ruolo spirituale del sovrano.

Il culmine dell’incoronazione avverrà quando l’arcivescovo di Canterbury porrà la Corona di Sant’Edoardo sul capo del sovrano. Tuttavia quando il re lascerà l’Abbazia,  scambierà questa corona con la Corona Imperiale di Stato (che fu rifatta per Giorgio VI nel 1937).

Il Regno Unito è l’unica monarchia europea che utilizza ancora le insegne reali per la cerimonia di incoronazione di un sovrano.