Natività di San Giovanni Battista
La liturgia cattolica ci conduce a celebrare la Natività di San Giovanni Battista, l’unico santo di cui si commemora la nascita perché ha segnato l’inizio del compimento delle promesse divine.
Foto: Antônio Lituane
Redazione (24/06/2024 13:06, Gaudium Press) San Giovanni Battista viene celebrato nella data di due nascite: alla vita terrena il 24 giugno e alla vita eterna il 29 agosto.
L’evangelista San Luca ci racconta che Giovanni, il “Battista”, il “Precursore”, nacque nella città di Ain Karim, nel regno di Giuda, vicino a Hebron, sulle montagne, a sud di Gerusalemme, e che era un discendente del santo patriarca Abramo, l’iniziatore della storia del popolo di Israele.
Suo padre era il sacerdote Zaccaria (della stirpe di Aronne) e sua madre era Elisabetta (della stirpe di Davide), cugina della Vergine Maria, madre di nostro Signore Gesù Cristo.
San Luca sottolinea anche le circostanze soprannaturali che precedettero la nascita di Giovanni Battista: Elisabetta, sterile e già anziana, vide realizzarsi il suo giusto desiderio di avere una discendenza quando l’arcangelo Gabriele annunciò a Zaccaria, suo marito, che avrebbe dato alla luce un figlio. Il bambino si sarebbe chiamato Giovanni e sarebbe stato il precursore del Salvatore.
A pochi mesi dall’inizio della gravidanza, Elisabetta ricevette la visita della Madonna: “Maria si alzò e andò in fretta sui monti, in una città di Giuda. Entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo ed Elisabetta fu colmata di Spirito Santo”.
Questa armonia spirituale tra le due, molto più grande dei semplici legami di parentela, fu la base della loro amicizia, che si manifestò da entrambe le parti con un’umiltà, un’elevazione e un affetto degni degli Angeli.
In seguito al saluto della Mediatrice di tutte le grazie, “il bambino sussultò nel suo grembo ed Elisabetta fu colmata di Spirito Santo” (Lc 1,41b). Tale era la potenza, la penetrazione e l’efficacia della voce di Maria che, attraverso di essa, la vita divina che abitava il suo Cuore Immacolato fu trasmessa con sovrabbondanza a sua cugina.
Se sulla venerabile padrona di casa era rimasta qualche macchia di colpa originale, essa scomparve in quel momento. L’amore della Madonna, quando è ben accolto, produce un immenso cambiamento!
La santa fretta
Ora, il Precursore di Gesù doveva essere all’altezza della sua missione e partecipare in misura eminente al potere di purificazione e sublimazione delle anime che la Redenzione stava portando. Per fare questo, doveva essere sottratto dalle grinfie del diavolo, purificato dalla macchia originale e santificato con grande potenza.
Consapevole che la Trinità voleva santificare Giovanni mentre era ancora nel grembo di sua madre, facendogli il dono della grazia, e che il progetto di Dio era di farlo attraverso di lei, la Madonna si lasciò condurre ad Ain Karim con la docilità e la leggerezza di una nuvola spinta dal vento. La santa fretta della Madonna si spiega con il fatto che è proprio della Terza Persona agire con rapidità, delicatezza ed efficacia.
Ricordiamo che, in seguito all’unione mistica con lo Spirito Santo, la Madonna è diventata un solo spirito con il suo Sposo divino. Per questo, quando la santificazione di Giovanni Battista era imminente, Egli volle agire in Lei e attraverso di Lei! A causa della strettissima e indissolubile unione tra loro, la voce di Maria non era più sua ma dello Spirito Santo, che faceva della figura, dei gesti, delle parole, del sorriso e dello sguardo della Bella Vergine i suoi mezzi per comunicare agli altri grazie altissime e trasformanti.
Infatti, se consideriamo la grandezza della vocazione del Precursore – che ha ricevuto il più alto elogio da parte di Cristo: “Tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni” (Lc 7,28) – vediamo chiaramente che le più grandi opere del Paraclito per la santificazione dell’umanità si realizzano attraverso l’azione diretta della sua Sposa.
San Giovanni Battista si distingue tra gli altri Santi per la sua innocenza, il suo coraggio, la sua lealtà, la sua umiltà, la sua restituzione senza pretese: “Lui deve aumentare e io diminuire” (Gv 3,30). Senza dubbio brilla come uno dei frutti più splendidi della redenzione di Gesù Cristo.
Testo tratto dal libro Maria Santissima! Il Paradiso di Dio rivelato agli uomini, v. 2. Di Mons. João Scognamiglio Clá Dias.
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