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Nei momenti di angoscia ecco come pregare

Una guida completa su come pregare nei momenti difficili della vita.

Persone solitudine 2

Rita Sberna (27.09.2022 15:14, Gaudium Press)L’essere umano a volte sperimenta l’angoscia, una sensazione di estremo abbandono che può portare molti danni nella vita della persona.

In situazioni del genere, ricorrere a Dio per mezzo della preghiera è davvero benefico.

Ma come fare ciò quando abbiamo la sensazione di essere stati abbandonati?

Gridare al cielo

Santa Teresina di Gesù Bambino ha proposto come preghiera una sorta di “impulso del cuore” o meglio uno sguardo verso il cielo; è un grido di gratitudine e di gioia.

La Bibbia ci parla di molte situazioni di angoscia, ad esempio il libro di Tobia parla dell’angoscia di Sara, le morivano a causa di Asmodeo tutti i mariti, la donna veniva anche insultata dalla domestica del padre. Alla fine Sara fa questa preghiera: “Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli. Ti benedicano tutte le tue opere per sempre. Ora a te alzo il volto e gli occhi. Di’ che io sia tolta dalla terra, perché non abbia a sentire più insulti”.

 

Non scoraggiarsi e ricordare le grazie ricevute in passato

L’angoscia e l’afflizione può durare per molto tempo, si può rimanere anche in uno stato di scoraggiamento paralizzante e permanente.

Il modo migliore per vincere l’angoscia è rifiutare di rimanere in essa. Nelle situazioni di angoscia è necessario essere seguiti da uno psichiatra e uno psicologo e per la parte spirituale da un sacerdote.

Qualunque siano le difficoltà si deve guardare avanti al futuro. Con l’aiuto dello Spirito Santo ricordiamo le grazie del passato che abbiamo ricevuto ricordandoci che Dio vuole la nostra felicità. Nel salmo 22 al versetto 4 troviamo scritto: “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza”.

 

Invocare gli arcangeli e la Vergine Maria

Gli angeli vogliono aiutarci e consolarci, perché hanno un immensa compassione per noi. Nei momenti di grande difficoltà invochiamo l’angelo dell’Orto degli Ulivi, lo stesso che ha consolato Gesù nell’angoscia.

Anche gli Arcangeli san Michele, san Gabriele e san Raffaele agiscono in modo forte contro gli spiriti del male, il rosario di san Michele è potentissimo.

Lo stesso la recita del santo rosario ed invocare la Madonna per mezzo di esso è una forte preghiera di protezione e di liberazione dal male e da ogni forma di angoscia.

Riscoprire le beatitudini

L’angoscia può portare alla tristezza e ci fa dimenticare il proposito finale: la vittoria di Dio sul male. Poi può essere confortante  riscoprire le beatitudini e vedere la situazione di angoscia come un mezzo di gioia spirituale: “Beati quelli che piangono, perché saranno consolati” (Mt 5, 4).

 

Offrire la nostra angoscia a Dio ed impegnarci a lottare contro il male

La nostra preghiera può essere anche un’offerta a Dio per la salvezza delle anime; solo con l’offerta si dà un senso alla sofferenza.

La sofferenza può essere offerta per la liberazione delle anime del purgatorio e per la conversione dei peccatori. Questo ci aiuta a toglierci da un senso di solitudine e condividere la sofferenza con gli altri fratelli.

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