Nicaragua: 135 prigionieri politici liberati ed espulsi in Guatemala
Giovedì 5 settembre, su pressione del governo statunitense, il governo nicaraguense del presidente Daniel Ortega ha rilasciato 135 prigionieri politici per motivi umanitari. I prigionieri rilasciati sono stati trasferiti in Guatemala.
Foto: Unión de Presas y Presos Políticos Nicaragüenses/ Facebook
Redazione (07/09/2024 14:24, Gaudium Press) Il governo statunitense ha ottenuto la liberazione di 135 prigionieri politici in Nicaragua. Il rilascio è avvenuto grazie alle pressioni umanitarie e alla mediazione di Washington presso il governo del presidente Daniel Ortega. Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan, tra le persone rilasciate ci sono 13 membri dell’organizzazione Mountain Gateway, con sede in Texas, oltre a laici cattolici e studenti.
“Oggi [giovedì scorso], l’Amministrazione Biden e Harris hanno ottenuto il rilascio di 135 prigionieri politici ingiustamente detenuti in Nicaragua, per motivi umanitari. Nessuno dovrebbe essere arrestato per aver esercitato pacificamente i propri diritti fondamentali alla libertà di espressione, associazione e pratica religiosa”, si legge nel comunicato stampa firmato da Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale.
Dopo il loro rilascio, gli ex prigionieri sono stati trasferiti in Guatemala con il consenso del governo guatemalteco ad ospitare il gruppo, precisa la Casa Bianca. Le persone rilasciate avranno la possibilità di cercare soluzioni regolari per ricostruirsi una vita negli Stati Uniti o in altri Paesi. All’arrivo a Città del Guatemala, le 135 persone sono state accolte dalle autorità locali e dai rappresentanti delle organizzazioni che lavorano a sostegno dei migranti.
Questa dichiarazione giunge pochi giorni prima che un rapporto sul Nicaragua venga discusso, lunedì 9 settembre, all’apertura della 57a sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Il rapporto denuncia che la repressione nel Paese si è aggravata nell’ultimo anno tra arresti arbitrari e torture.
Negli ultimi anni, infatti, il governo Ortega ha spesso arrestato ed espulso persone che considera ostili al suo governo. A gennaio, il Nicaragua aveva esiliato 19 membri del clero cattolico, inviandoli in Vaticano. Tra questi c’era il vescovo Rolando Álvarez, che era stato condannato per tradimento e a 26 anni di carcere.
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