Notre dame: il misterioso sarcofago del poeta ritrovato durante gli scavi
All’inizio del 2022, durante i lavori per la Cattedrale di Notre-Dame, sono state scoperte diverse tombe. Ma l’identità di una persona era ancora avvolta nel mistero.
Foto: screenshot/ facebook
Redazione (19/09/2024 17:30, Gaudium Press) “Felice colui che, come Ulisse, ha compiuto un lungo viaggio”; questo verso, scritto dal poeta Gioacchino di Bellay (1522-1560), assume un nuovo significato, considerando che è proprio lui il misterioso cavaliere, rinvenuto in un sarcofago di piombo, durante gli scavi effettuati nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, in occasione della sua ricostruzione.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta dalle équipe dell’Istituto nazionale di Ricerca Archeologica Preventiva (Inrap), lo scorso martedì 17, è stato rivelato che il cavaliere nel sarcofago è De Bellay.
Dal 2 febbraio all’8 aprile 2022, gli archeologi dell’Inrap hanno avuto l’opportunità di effettuare uno scavo senza precedenti nel cuore della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, che ha portato a numerose scoperte. La più pubblicizzata è stata la bara antropomorfa in piombo che ospitava un uomo, identificato grazie all’analisi del suo bacino.
Un altro sarcofago di piombo è stato trovato, ma il suo occupante è stato immediatamente identificato – grazie a un epitaffio – come il canonico Antoine de La Porte, morto nel 1710. Gli scavi hanno restituito più di un centinaio di tombe, sia laiche che religiose.
Tuttavia, una ricerca multidisciplinare condotta dall’Università di Tolosa III e dal professore di antropologia Éric Crubézy ha stabilito che il trentenne nel sepolcro, era morto, nel XVI secolo, a causa di una meningite tubercolosa cronica. Questi dati hanno confermato le informazioni esistenti sulla morte di Joachim Du Bellay.
Gli archivi indicano che il poeta fu sepolto a Notre Dame, ma è noto che nel 1758 si tentò, senza successo, di trovare i suoi resti e quelli dello zio nella cappella di Saint-Crépin. Le spiegazioni possibili sono due: o il poeta fu collocato temporaneamente nel transetto, oppure vi fu trasferito dopo la pubblicazione delle sue opere.
Con informazioni tratte da Connaissance des arts
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