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Nove giorni di lutto nella Chiesa Universale

 Cosa succede dopo la morte di un Papa? Oggi alle ore 20, il cardinale Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito di conferma della morte e la deposizione della salma per le esequie, come stabilito dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.

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Foto: Vatican news/ Vatican Media

Redazione (21/04/2025 16:43, Gaudium Press) Le campane della Basilica di San Pietro hanno suonato e le bandiere gialle e bianche del Vaticano sono a mezz’asta. La guida spirituale di oltre un miliardo di cattolici è morta questo lunedì di Pasqua, 21 aprile, alle 7.35 del mattino, all’età di 88 anni.

L’annuncio è stato firmato dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli. Fino al novembre 2024, prima dei cambiamenti introdotti da Papa Francesco, era previsto che la conferma ufficiale della morte venisse celebrata nella stanza del defunto e che poi avvenisse la prima esposizione delle sue spoglie.

Ora, invece, le spoglie di Papa Francesco saranno trasferite nella Cappella di Santa Marta, dove il rito di conferma della morte di Papa Francesco sarà presieduto dal cardinale Camerlengo, monsignor Kevin Joseph Farrell, alla presenza dei familiari di Papa Francesco, nonché del direttore della Direzione per la Salute e l’Igiene dello Stato della Città del Vaticano, Andrea Arcangeli, e del vice direttore, Luigi Carbone.

Nove giorni di lutto

Per la Chiesa universale iniziano nove giorni di lutto, detti novemdiales. Ogni giorno nelle basiliche vaticane e nelle chiese romane saranno celebrate messe per il riposo dell’anima del Papa defunto. Il cardinale Baldo Reina, vicario della diocesi di Roma, presiederà una Messa di suffragio per il Papa questa sera alle 19 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale del vescovo di Roma, alla presenza di sacerdoti, diaconi e fedeli. Sull’altra sponda del Tevere, in Vaticano, il Carmelengo presiederà il rito della morte e del funerale nella cappella della residenza di Santa Marta, dove Papa Francesco ha trascorso le sue ultime ore.

Secondo le modifiche apportate da Francesco all’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis nel novembre 2024, le tre bare tradizionali in cipresso, piombo e quercia saranno sostituite da un’unica bara in legno e zinco. Tra le altre innovazioni, il corpo del pontefice sarà presto esposto per la venerazione dei fedeli all’interno di una bara aperta nella Basilica di San Pietro, invece che in un catafalco come i suoi predecessori.

La traslazione della salma del Santo Padre nella Basilica Vaticana potrebbe avvenire nella mattinata di mercoledì 23 aprile, secondo le modalità che saranno stabilite e comunicate questo martedì al termine della prima Congregazione cardinalizia, secondo quanto riferito dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

La sepoltura avverrà tra il quarto e il sesto giorno, come indicato nella Costituzione Apostolica di Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis. La data esatta sarà decisa dal Collegio cardinalizio, che si riunirà quotidianamente in congregazioni generali nel Palazzo Apostolico, su convocazione del camerlengo e dei primi cardinali di ciascun ordine. La solenne Messa funebre sarà presieduta dal decano del Collegio cardinalizio e concelebrata dai cardinali e dai patriarchi. Secondo il rituale ufficiale, si terrà nella Basilica di San Pietro, ma per Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II i funerali furono celebrati in piazza. Dopo la Messa, la bara del Papa sarà portata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il luogo di sepoltura scelto da Francesco.

I cardinali in viaggio verso Roma

Da quando è stata annunciata la morte del Papa, i cardinali di tutto il mondo si sono messi in viaggio verso Roma. Quando saranno in numero sufficiente, verranno istituite delle Congregazioni Generali per gestire gli affari correnti, organizzare i funerali e il conclave. D’altra parte, l’assemblea dei cardinali non può prendere alcuna decisione la cui validità superi il periodo di vacanza della Sede Apostolica. I cardinali stabiliscono il giorno e l’ora di inizio della votazione, tra il 15° e il 20° giorno dalla morte del pontefice.

Durante questo periodo, le attività della Santa Sede sono sospese e i capi dei dicasteri sono automaticamente rimossi dall’incarico. La celebrazione eucaristica e il rito di canonizzazione del Beato Carlo Acutis, previsti per domenica 27 aprile in occasione del Giubileo degli Adolescenti, sono stati sospesi. Le questioni relative all’amministrazione della Città del Vaticano sono trattate dai segretari dei dicasteri. Essi sono assistiti dalle Congregazioni particolari, composte dal cardinale Kevin Farell e da tre cardinali, uno per ogni ordine, estratti a sorte e rinnovati ogni tre giorni. Fino all’elezione del prossimo pontefice, il camerlengo è responsabile dell’amministrazione dei beni temporali della Santa Sede.

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