Otto bambini a Gaza ricevono la prima comunione
In mezzo alla guerra e alla sofferenza, i fedeli della parrocchia della Sacra Famiglia continuano a camminare alla luce della fede.
Foto: Don Romanelli, parroco della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza
Redazione (13/01/2024 14:53, Gaudium Press) Domenica scorsa otto bambini della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza hanno ricevuto la prima comunione.
“Nonostante le condizioni incredibilmente pesanti, la nostra gente a Gaza resiste. Mentre la guerra incessante sfiora i 100 giorni di distruzione e morte, la vita continua eroicamente a Gaza per i nostri fedeli”, ha scritto Sami H. El-Yousef, direttore esecutivo del Patriarcato latino di Gerusalemme, in un post su Facebook.
Dal momento che nel nord di Gaza non arrivano rifornimenti, le ostie per la Santa Comunione vengono preparate in una “fabbrica” di fortuna, secondo El-Yousef.
La parrocchia della Sacra Famiglia era stata “ferita” dalla guerra.
Poco prima di Natale, il 16 dicembre, Nahida e Samar Anton, madre e figlia, entrambe della parrocchia, sono state uccise fuori dalla chiesa, molto probabilmente da un cecchino delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), anche se l’IDF ha negato la responsabilità.
Il giorno prima della loro morte, secondo quanto riferito dal Patriarcato latino, sono stati lanciati dei missili da un carro armato dell’IDF che hanno colpito il convento, rendendo l’edificio inabitabile per i residenti disabili che vivono lì con le suore.
Le risorse per la sopravvivenza dei fedeli della parrocchia sono scarse, ma essi continuano a organizzarsi tra loro per il cibo, la cucina, la pulizia, la cura dei bambini e dei malati, la manutenzione della chiesa e i servizi liturgici.
Con informazioni della CNA.
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