P. Rupnik espulso dalla Compagnia di Gesù
È stato diffuso un comunicato in cui i gesuiti confermano l’espulsione dalla comunità dell’accusato p. Rupnik. Egli ha dieci giorni di tempo per impugnare il provvedimento.
Marko Ivan Rupnik
Redazione (15/06/2023 16:10, Gaudium Press).Nicole Winfield di AP riporta il comunicato dei gesuiti, ottenuto oggi dall’Associated Press, che riferisce di un decreto del 9 giugno col quale p. Marko Rupnik viene allontanato dalla comunità “per essersi ostinatamente rifiutato di osservare il voto di obbedienza”. Rupnik è stato accusato, tra le altre cose, di aver abusato di almeno 20 suore della comunità di Loyola in Slovenia.
Dopo che lo scandalo è venuto alla luce alla fine dello scorso anno, la Compagnia di Gesù ha aperto nuove indagini e ha anche istituito canali di comunicazione per coloro che volessero presentare ulteriori accuse contro il gesuita. Alcuni media riferiscono che 15 persone lo hanno fatto.
A seguito di queste nuove indagini, la Compagnia di Gesù ha rafforzato alcune delle misure cautelari già imposte a Rupnik, a cui erano state proibite tutte le attività artistiche pubbliche oltre alle celebrazioni eucaristiche pubbliche. Ma nonostante queste proibizioni, l’ex gesuita ha continuato a viaggiare e a lavorare a progetti artistici, anche a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, e a Hvar, in Croazia.
Recentemente i media avevano rivelato l’esistenza di un’entità societaria “discreta”, di cui Rupnik deteneva la stragrande maggioranza dei capitali, all’insaputa dei suoi superiori nella Compagnia, in realtà attività proibita a Rupnik a causa del suo voto di povertà come religioso.
L’AP riferisce ora che, dopo le numerose denunce, la Compagnia di Gesù aveva costretto “padre Marko Rupnik a cambiare comunità e ad accettare una nuova missione in cui gli abbiamo offerto un’ultima possibilità come gesuita per fare i conti con il suo passato e dare un chiaro segnale alle molte persone lese che hanno testimoniato contro di lui di entrare nel sentiero della verità”, ma ora, come si legge nel comunicato dei gesuiti: “Di fronte al ripetuto rifiuto di Marko Rupnik di obbedire a questo mandato, ci è rimasta purtroppo una sola soluzione: le dimissioni dalla Compagnia di Gesù”.
Vari analisti si chiedono come questa “ultima possibilità” offerta dalla Compagnia all’ormai ex gesuita avesse potuto conciliarsi con le indagini che l’ordine religioso sta ancora conducendo con le denunce più recenti. In ogni caso, molti attendono ancora i risultati e le conseguenze di queste indagini, comprese le stesse vittime.
Infocatólica riferisce che la decisione di espellere p. Rupnik dalla Compagnia, gli è stata comunicata il 14 giugno e, contemporaneamente, è stata riferita a tutti coloro che avevano inviato denunce e rapporti all’équipe che si occupa dei casi di abuso. Il sacerdote ha dieci giorni di tempo per ricorrere in appello.
Se il provvedimento diventasse definitivo, il sacerdote godrebbe di una discutibile “libertà”, che però, secondo alcuni, costringerebbe la Santa Sede a definire lo status del suo stato clericale.
È chiaro che l’espulsione dalla Compagnia di Gesù non rappresenta l’ultimo capitolo della vicenda di Rupnik, poiché è in corso, tra le altre questioni, anche lo studio da parte di vari organismi ecclesiastici sulla permanenza o meno delle opere dell’ex gesuita in alcuni dei numerosi luoghi in cui sono esposte.
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