Papa Francesco chiede di facilitare l’accesso dei fedeli al sacramento della confessione
Il Pontefice ha ricevuto in udienza circa cinquecento partecipanti al 33° Corso di Foro Interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica.
Redazione (24/03/2023 15:46, Gaudium Press) Ieri, giovedì 23 marzo, Papa Francesco ha ricevuto in udienza nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, circa cinquecento partecipanti al 33° Corso sul Diritto Interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Nell’occasione, il Papa ha sottolineato l’importanza di questo prezioso momento di formazione, che contribuisce alla preparazione di buoni confessori, e ha incoraggiato i presenti a proseguire in questo impegno formativo.
Legame inscindibile tra la vocazione missionaria della Chiesa e l’offerta di misericordia
Il Pontefice ha anche sottolineato che esiste un legame inscindibile tra la vocazione missionaria della Chiesa e l’offerta della misericordia a tutti gli uomini. Vivendo la misericordia e offrendola a tutti, la Chiesa realizza se stessa e la sua attività apostolica e missionaria.
“Non è possibile, soprattutto in questo tempo di Quaresima, non prestare attenzione all’esercizio della carità pastorale, che si esprime in modo concreto ed eminente nella piena disponibilità dei sacerdoti a esercitare il ministero della riconciliazione”, ha affermato.
Francesco ha anche consigliato ai sacerdoti di amare il silenzio nel confessionale, di essere magnanimi di cuore, con la consapevolezza che ogni penitente ricorda la propria condizione personale di peccatore e di ministro della misericordia.
Questo farà sì che i confessionali non vengano abbandonati e che la disponibilità dei sacerdoti non venga meno. “Nei piani pastorali delle Chiese particolari non dovrebbe mai mancare lo spazio per il servizio della Riconciliazione sacramentale”, così ha esortato.
La Confessione individuale favorisce l’incontro personale con la Divina Misericordia
“Se la misericordia è la missione della Chiesa, dobbiamo facilitare il più possibile l’accesso dei fedeli a questo ‘incontro d’amore’, curandolo fin dalla prima Confessione dei bambini ed estendendo questa attenzione ai luoghi di cura e di sofferenza”.
Il Pontefice ha poi sottolineato che la Confessione individuale favorisce l’incontro personale con la Divina Misericordia che ogni cuore pentito attende e attraverso il quale “Dio vuole accarezzare personalmente, con la sua misericordia, ogni peccatore: il Pastore, Lui solo, conosce e ama le pecore una per una, specialmente le più fragili e ferite”.
Infine, il Papa ha ammonito i sacerdoti a stare attenti nel confessionale e a non dialogare mai con il male. “Date il perdono e aprite una porta perché la persona possa andare avanti; ma non fate gli psichiatri, per favore, gli psicanalisti: no, non entrate mai in queste cose. Se qualcuno di voi ha questa vocazione, la eserciti altrove, non nel tribunale della penitenza. Questo è un dialogo che non appartiene a un momento di misericordia”, ha quindi concluso. (EPC)
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