Papa Francesco pranza con più di mille poveri in Vaticano
L’iniziativa, che rientrava nelle celebrazioni per la Giornata mondiale dei poveri, è stata organizzata dalla Croce Rossa Italiana, rappresentata da 340 volontari.
Redazione (19/11/2024 14:48, Gaudium Press) Domenica scorsa, 17 novembre, Papa Francesco ha pranzato nell’Aula Paolo VI in Vaticano con 1.300 persone che versano in condizioni di povertà. L’iniziativa, che rientrava nelle celebrazioni per l’ottava Giornata mondiale dei poveri, è stata organizzata dalla Croce Rossa Italiana, che ha messo a disposizione 340 volontari per servire il pasto.
Imitare Gesù e ridare dignità alle persone
L’evento è stato preceduto da numerose iniziative di assistenza ai poveri, come l’ambulatorio sotto il Colonnato del Bernini, aperto tutti i giorni, che accoglie circa 150 persone senza fissa dimora.
Come riferisce il cardinale Konrad Krajewski, assistente del Papa e prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità, che ha organizzato il pranzo, il Santo Padre ripete ogni anno questo gesto come modo per imitare Gesù e restituire dignità alle persone.
Prima del pranzo con i bisognosi, Papa Francesco ha presieduto una Santa Messa nella Basilica di San Pietro alle ore 10 e ha anche simbolicamente benedetto 13 chiavi, che rappresentano i 13 Paesi in cui la Famvin Alliance for the Homeless (FHA), della Famiglia Vincenziana, costruirà nuove case per persone svantaggiate. Tra questi Paesi c’è la Siria, le cui 13 case saranno finanziate direttamente dalla Santa Sede come gesto di carità per l’Anno Santo.
Il pranzo con le persone bisognose si tiene dal 2017
Il menu del pranzo con il Papa comprendeva lasagne con verdure, polpettone con spinaci e formaggio, purè di patate, frutta e dessert. Il pranzo è stato allietato dalla Fanfara Nazionale della Croce Rossa e al termine ognuno dei presenti ha ricevuto uno zaino, preparato dai Padri Vincenziani, contenente cibo e articoli per l’igiene personale.
Proposto per la prima volta nel 2017, il pranzo con i poveri è stato fortemente voluto da Papa Francesco per incoraggiare la Chiesa a “uscire” dalle sue mura e incontrare la povertà nelle molteplici forme in cui si manifesta nel mondo di oggi. In vista dell’inizio del Giubileo ordinario nel 2025, l’iniziativa di quest’anno ha seguito come motto il passo del Libro dell’Ecclesiastico: “La preghiera dei poveri sale a Dio” (cfr. Sir 21,5). (EPC)
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