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Papa: la fede, dopo il nazismo e il comunismo, deve affrontare oggi il consumismo

Nell’’udienza generale, Papa Francesco ha ricordato la sua visita in Ungheria.

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Redazione (04/05/2023 14:45, Gaudium Press) Nella catechesi di mercoledì, il Papa ha riflettuto sul suo recente viaggio in Ungheria e ha affrontato il tema dei disastri spirituali che possono essere causati dal consumismo.

In Ungheria “ho visto molte persone semplici e laboriose custodire con orgoglio il legame con le proprie radici. E tra queste radici ci sono soprattutto i santi: santi che hanno dato la vita per il popolo, santi che hanno testimoniato il Vangelo dell’amore e che sono stati una luce nei momenti di tenebra”, ha detto il Pontefice ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha ricordato che la fede del popolo ungherese è stata messa alla prova  dalle persecuzioni, sia da parte dei nazisti che del comunismo; è una fede che “è stata messa alla prova del fuoco”. Ma nonostante si volesse tagliare l’albero della fede, “le sue radici sono rimaste intatte: si è mantenuta una Chiesa nascosta, ma viva, forte, con la forza del Vangelo”.

Oggi la minaccia alla fede si veste di “guanti bianchi, attraverso un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimenticando il passato, si ‘galleggia’ nel presente”. Si tratta – ha detto – “della pericolosa ricerca della mondanità, provocata dal consumismo”: “Quando l’unica cosa che conta è pensare a se stessi e fare ciò che si vuole, le radici vengono soffocate”. E questo – dice – “è un problema che riguarda tutta l’Europa, dove è in crisi la dedizione verso gli altri, il senso della comunità, la bellezza di sognare insieme e di creare famiglie numerose. Tutta l’Europa è in crisi”.

Riferendosi ai celebri ponti di Budapest, il Papa ha detto che la Chiesa è chiamata ad andare incontro agli uomini di oggi, “perché l’annuncio di Cristo non può consistere solo nella ripetizione del passato, ma ha sempre bisogno di essere aggiornato, per aiutare le donne e gli uomini del nostro tempo a riscoprire Gesù”.

Il Pontefice ha quindi ricordato con gratitudine tutti gli incontri avuti nella capitale ungherese.

 

Con informazioni di Vatican News.

 

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