Papa Leone XIV indica Maria come sicura speranza e consolazione
Davanti ai fedeli riuniti in Piazza della Libertà, a Castel Gandolfo, il Pontefice ha recitato la preghiera mariana dell’Angelus e ha dedicato la riflessione alla solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo.
Redazione (16/08/2025 11:45, Gaudium Press) In questo 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, Papa Leone XIV ha recitato la preghiera mariana dell’Angelus davanti ai fedeli riuniti in Piazza della Libertà, a Castel Gandolfo, località dove rimarrà fino a martedì prossimo 19, per il suo secondo periodo di riposo.
Nostra Signora risplende come segno di speranza e consolazione
Esaltando la figura della Madonna come «fonte viva di speranza», il Santo Padre ha citato un documento prodotto dai Padri del Concilio Vaticano II, che si riferisce alla Santissima Madre di Nostro Signore Gesù Cristo come «immagine e inizio della Chiesa» che «risplende come segno di sicura speranza e di consolazione per il Popolo di Dio ancora pellegrino».
Secondo il Pontefice, questa verità della nostra fede è in sintonia con il tema del Giubileo che stiamo vivendo: “Pellegrini di speranza”, perché “il pellegrino ha bisogno di una meta che orienti il suo cammino, che ravvivi sempre nel suo cuore il desiderio e la speranza: questa meta è Dio, Amore infinito ed eterno, pienezza di vita, di pace, di gioia e di ogni bene”.
La Madonna è icona di speranza per i suoi figli pellegrini nella storia
«Maria, che Cristo risorto ha portato con sé, in corpo e anima, alla gloria, risplende come icona di speranza per i suoi figli pellegrini nella storia. Come Gesù ha detto “sì”, anche Maria ha detto “sì”, ha creduto alla parola del Signore. E tutta la sua vita è stata un pellegrinaggio di speranza con il Figlio di Dio e suo, un pellegrinaggio che, attraverso la Croce e la Resurrezione, l’ha condotta alla patria, all’abbraccio di Dio”, ha affermato.
Papa Leone XIV ha concluso il suo messaggio esortando i fedeli affinché «mentre siamo in cammino, come individui, come famiglia, in comunità, specialmente quando arrivano le nuvole e il cammino diventa incerto e difficile, alziamo gli occhi, guardiamo a lei, nostra Madre, e ritroveremo la speranza che non delude». (EPC)
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