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Per gli “ismi” (comunismo, fascismo) non esiste una soluzione radicale, se non il vero cattolicesimo

Una mappa della Germania nel 1932 lo dimostra.

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Redazione (24/10/2023 15:02, Gaudium Press)  Un caro lettore è stato così gentile da inviarci una mappa, dall’account Instagram @alertacatolico, che ci conferma una verità fondamentale, ovvero che il male non può essere combattuto nel profondo se non si vive il cattolicesimo.

Si tratta di una doppia cartina, dove la prima mostra le percentuali di voti nel parlamento tedesco per il partito nazista nel 1932, e in basso quella della popolazione cattolica in quella stessa Germania. Sono mappe che potrebbero essere sovrapposte l’una all’altra per mostrare che dove c’erano più cattolici, c’era una minore presenza del nazismo, e viceversa.

Nel 1932, Hitler e le sue truppe conquistarono la maggioranza al Reichstag e quello che sarebbe seguito da quel momento sarebbe stata la triste storia.

Ma per tornare al punto, la grande resistenza al nazismo in Germania proveniva da popolazioni permeate dalla dottrina di Cristo. Queste popolazioni erano più restie a credere in salvatori umani che promettevano una grandezza naturalistica qui sulla terra, in quanto i loro cuori erano già stati conquistati dal Redentore divino e dal Cuore eterno di Cristo.

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Il beato Clemens von Galen

Anche i cattolici tedeschi di allora ebbero un’illustre figura di resistenza al nazismo nella persona del beato Clemens von Galen, il vescovo Leone di Münster, figlio di conti, che oltre a scrivere una grande opera contro le tesi naziste, Il mito del XX secolo, ebbe l’ardire a metà del 1941, quando il dilagare del potere nazista faceva temere una conquista di tutta l’Europa, di pronunciare le tre omelie che lo avrebbero condotto sull’orlo del patibolo ma nell’atrio della gloria.

Anche se queste tre omelie fecero effettivamente considerare ai leader nazisti la possibilità di dare una “soluzione finale” al caso “von Galen”, Goebbels consigliò a Hitler di ” liquidarlo” dopo la vittoria nella guerra, quindi non toccarono la vita del futuro cardinale, anche se non cessarono le loro persecuzioni.

Alla fine Hitler scomparve, avvolto nella nebbia del disonore, mentre la figura del vescovo cattolico non cesserà di essere venerata fino alla fine dei tempi.

È chiaro che Hitler non poteva mettere fine al cattolicesimo, come invece potrebbero fare i paraphernalia e  simili della via sinodale tedesca… (SCM)

 

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