Perché ci sono le acquasantiere all’ingresso delle chiese?
Facendo il segno della croce con l’acqua santa all’ingresso della chiesa, ci difendiamo dalle insidie del demonio, ci allontaniamo dalle cose del mondo e chiediamo allo Spirito Santo di illuminare i nostri cuori.
Redazione (27/01/2025 17:06, Gaudium Press) Il fresco contatto dei polpastrelli con l’acqua benedetta, seguito dal superiore ristoro spirituale di farsi il segno della croce, segna di solito il passaggio tra il trambusto della strada e la pace del sacro recinto, quando si entra in una chiesa cattolica. Ma vi siete mai chiesti perché questo avviene proprio alle porte del tempio?
Nel Libro dell’Esodo, leggiamo che Dio ordinò a Mosè di collocare una vasca di bronzo tra la tenda dell’assemblea e l’altare, affinché Aronne e i suoi figli potessero fare lì le loro abluzioni rituali prima del servizio di culto (cfr. Es 30,17-21). In seguito, Salomone fece costruire un grande bacino d’acqua, chiamato Mare di bronzo, nell’atrio del Tempio di Gerusalemme, affinché i sacerdoti potessero purificarsi prima di iniziare le loro funzioni quotidiane (I Re 7,23-26).
Secondo Eusebio di Cesarea (Historia Ecclesiastica. L.X, c.4, n.40), nella costruzione dei luoghi di culto, la Santa Chiesa mantenne l’usanza di costruire nei suoi cortili fontane o vasche – chiamate cantharus aquarum – dove i fedeli si lavavano le mani e i piedi. Queste abluzioni non avevano più uno scopo rituale, ma di pulizia e di simbolo: erano un’immagine del bagno rigenerante del Battesimo e richiamavano la purezza interiore necessaria per entrare nella casa di Dio. Tuttavia, si trattava ancora di semplice acqua , priva di qualsiasi virtù soprannaturale.
Col tempo, le fonti primitive lasciarono il posto alle acquasantiere, di dimensioni più piccole e collocate all’ingresso delle chiese. Già all’inizio del IX secolo, Carlo Magno prescrisse nei suoi Capitolari che nelle Messe domenicali il sacerdote versasse l’acqua santa in un recipiente adatto, affinché i fedeli potessero aspergersi prima di entrare nel sacro recinto.
Facendo il segno della croce con l’acqua santa all’ingresso delle chiese, ci difendiamo dalle insidie del demonio, ci allontaniamo dalle cose del mondo e chiediamo allo Spirito Santo di illuminare i nostri cuori, infondendo la devozione, la riverenza e il silenzio propri della casa di Dio.
Estratto dalla Rivista Araldi del Vangelo, gennaio 2025
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