Periodo di Quaresima: ecco come viverlo secondo i santi
I santi ci aiutano a prepararci alla Pasqua nel periodo di Quaresima.
Rita Sberna (21.02.2021 19:41, Gaudium Press) I santi hanno vissuto una vita piena di Dio, immersi nella preghiera, protagonisti di grazie straordinarie e intermediari presso Dio. Prima di essere santi sono state persone peccatrici come noi ma sempre attenti a non allontanarsi dalla grazia di Dio; i santi sono il nostro modello di vita, da seguire e da imitare e ci dimostrano con la loro testimonianza che tutti siamo chiamati alla santità.
Nel periodo di Quaresima siamo chiamati a rivedere la nostra vita, a tagliare con il peccato, i vizi e a rinnovare i nostri cuori mediante il digiuno, la preghiera, l’elemosina e anche qualche rinuncia.
Molti santi hanno praticato la preghiera, il digiuno e l’elemosina proprio come stile di vita.
Per capire meglio come vivere la Quaresima prendiamo in esempio tre santi: San Domenico Savio, Katherine Drexel e Giuseppe Oriol.
San Domenico Savio – la preghiera
Elevare il proprio cuore e la propria mente a Dio è fondamentale per la nostra vita cristiana soprattutto per il nostro rapporto personale con il Signore. La Quaresima serve anche a dedicare il proprio tempo più alla preghiera che alle distrazioni del mondo.
San Domenico Savio ha vissuto soltanto 14 anni, si festeggia il 9 marzo, è morto in adolescenza, ma la sua vita è stata tutta una preghiera. Mentre giocava con gli altri bambini aveva visioni celestiali, sapeva di avere una salute instabile ed era consapevole di morire in qualsiasi momento ecco perché approfittava del suo tempo per dedicarlo solo alla preghiera.
Katherine Drexel – l’elemosina
Elemosina significa donare qualcosa a chi ha di bisogno. La tradizione cristiana ci insegna a prenderci cura dei poveri, dei bisognosi, delle vedove ed alcuni santi, in questo, sono stati dei veri e propri maestri perché non solo hanno donato l’eccesso ma tutto ciò che possedevano.
Santa Katherine Drexel si festeggia il 3 marzo, era una ricca ereditiera statunitense, rinunciò alla sua ricchezza che corrispondeva a 200 milioni di dollari attuali, ed entrò in convento. La sua vita fu un servizio per gli afroamericani e gli americani, ed aprì varie scuole per loro in tutto il Paese.
Giuseppe Oriol – il digiuno
San Giuseppe Oriol viene festeggiato il 23 marzo, è stato sacerdote e professore spagnolo del XVII secolo. Ha operato tante guarigioni miracolose, ma famoso anche per il suo regime di digiuno. Durante la Quaresima, ogni anno mangiava soltanto una volta a settimana.
Invochiamo i santi in questa Quaresima
Vivere la Quaresima con i santi significa garantirsi degli aiuti celesti, anche se non abbiamo visioni celestiali, possiamo impegnarci a pregare di più, anche se non siamo ricchi o ereditieri, possiamo donare quel poco che abbiamo e se non riusciamo a fare un digiuno come san Giuseppe Oriol, possiamo sempre digiunare da qualche dolce o cibo che ci attrae.
Dio accetta tutto, ogni cosa fatta col cuore.
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