Polonia: fedeli in piazza per difendere la reputazione di Giovanni Paolo II
Migliaia di polacchi sono scesi in piazza nella capitale Varsavia, per difendere la reputazione di Giovanni Paolo II.
Redazione (04/04/2023 14:37, Gaudium Press) Migliaia di polacchi sono scesi in piazza nella capitale Varsavia, lo scorso 2 aprile, per difendere la reputazione di Giovanni Paolo II, recentemente accusato di aver nascosto casi di pedofilia durante il suo governo nell’arcidiocesi di Cracovia
L’adesione alla fede cattolica e alla figura del Papa polacco, da parte dei suoi connazionali, è ben nota. Per questo motivo, i polacchi si sono recati alla ‘Marcia nazionale per il Papa’ con le bandiere nazionali e vaticane, per difendere la reputazione del defunto Pontefice.
Le accuse a Giovanni Paolo II
Lo scrittore olandese Ekke Overbeek ha recentemente pubblicato un libro dal titolo ‘Maxima Culpa’. Nel suo lavoro investigativo, l’autore sostiene che l’allora cardinale Karol Wojtyla, il futuro Giovanni Paolo II, aveva fatto insabbiare le inchieste che riguardavano i sacerdoti dell’arcidiocesi di Cracovia, coinvolti in casi di pedofilia.
Secondo Overbeek, il cardinale trasferiva i sacerdoti in altre parrocchie per evitare lo scandalo. Il libro riporta l’esempio di quattro sacerdoti: Kazimierz Lenart, accusato di aver abusato di un minore nel 1969 e poi sospeso nel 1979 dal successore di Karol Wojtyla; Jozef Loranc, accusato di abusi nel 1970 e che, dopo un periodo di detenzione, aveva potuto riprendere il suo lavoro pastorale; Eugene Surgent, condannato al carcere per abusi su minori e successivamente trasferito in un’altra diocesi.
L’autore di ‘Maxima Culpa’ ha impiegato circa dieci anni per intervistare persone e scavare negli archivi. Molti dei file utilizzati da Overbeek provengono dall’ex polizia comunista e i testimoni hanno chiesto l’anonimato.
Il libro è balzato alla cronaca insieme a un servizio televisivo della TVN del 7 marzo che riportava accuse simili a Giovanni Paolo II. Sia il servizio che il libro hanno suscitato molte polemiche nel Paese a maggioranza cattolica.
Difendere la reputazione del Papa polacco
I vescovi della Polonia si sono riuniti lo scorso 16 marzo con l’obiettivo di difendere la reputazione di Papa Giovanni Paolo II e hanno pubblicato una dichiarazione comune al termine della 394ª assemblea generale.
Secondo loro, il libro è stato scritto “senza tener conto dell’analisi scientifica, in modo fazioso, spesso astorico e senza conoscenza del contesto”.
Il documento firmato dai vescovi denuncia una manipolazione mediatica intorno alla figura del defunto Pontefice e accusa il libro di aver utilizzato fonti che “sorvegliavano i cittadini, scrivevano denunce, collaboravano con il regime comunista, perseguitavano i credenti e violavano le coscienze”.
Anche l’arcidiocesi di Cracovia ha comunicato il 10 marzo che “non è stato trovato alcun documento che possa attestare la veridicità delle gravi accuse mosse contro alcuni vescovi della Chiesa di Cracovia”. (FM)
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