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Qual è il significato del Mercoledì delle Ceneri?

Di dove viene la parola cenere? Perché sono un sacramentale?

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Redazione (14/02/2024 15:26, Gaudium Press) Oggi è il Mercoledì delle Ceneri, l’inizio del tempo di Quaresima: quaranta giorni che invitano alla conversione del cuore, mettendo in pratica diverse forme di penitenza, come il digiuno, la preghiera e l’elemosina.

E… Perché la cenere? La Cenere è soprattutto un simbolo che risale alla Chiesa primitiva, tipico dei riti antichi, quando le persone si sottoponevano alla penitenza canonica ponendo la cenere sul capo come gesto di penitenza e pentimento e  riconoscendo la propria fragilità e il bisogno della misericordia di Dio.

La parola stessa deriva dal latino “cinis”, che rappresenta il prodotto della combustione di un elemento mediante il fuoco. Le ceneri simboleggiano quindi la morte, ciò che finisce, nonché l’atteggiamento di umiltà dell’uomo che riconosce la propria debolezza e contingenza insieme alla penitenza che deve offrire a Dio, che è Assoluto, per i mali commessi .

Le ceneri ricordano anche da dove viene l’uomo e quale è la sua fine, come è scritto nel Libro della Genesi (2,7): «Dio formò l’uomo con polvere della terra».

In questo modo, la Chiesa ha conservato l’imposizione delle Ceneri, sia come simbolo visibile ed esteriore, sia come segno dell’atteggiamento del cuore penitente e della chiamata alla conversione che ogni battezzato è invitato ad avere nel tempo della Quaresima.

A questo proposito, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nel Direttorio sulla pietà popolare e la liturgia, a proposito del Mercoledì delle Ceneri, sottolinea: «I fedeli, che vengono in gran numero, devono essere aiutati , attraverso la Cenere, a cogliere il significato interiore di questo gesto, che apre alla conversione e allo sforzo di rinnovamento pasquale”.

Inizia la Quaresima

Con l’inizio della Quaresima e il Mercoledì delle Ceneri, i fedeli sono chiamati anche a sperimentare diverse forme di penitenza interiore che aiutano a preparare il cuore alla conversione.

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, al numero 1434, «la penitenza interiore del cristiano può assumere espressioni molto diverse. La Scrittura e i Padri insistono soprattutto su tre forme: il digiuno, la preghiera, l’elemosina, che esprimono la conversione rispetto a se stessi, rispetto a Dio e rispetto agli altri”.

Accanto al simbolo delle Ceneri, per i cristiani sopra i 18 anni e sotto i 60 anni, durante il Mercoledì delle Ceneri, così come nel Venerdì Santo, sono obbligatori il digiuno e l’astinenza. La pratica del digiuno si può riassumere in un solo pasto abbondante al giorno, con l’intenzione di offrire un sacrificio al Signore nel consumo del cibo, cosa che comporta sofferenza .

Ceneri da un simbolo di gloria

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Le ceneri utilizzate nel Rito dell’imposizione delle Ceneri provengono dalle palme utilizzate durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente, che vengono asperse con acqua santa e anche aromatizzate con incenso. Quando queste palme vengono ridotte in cenere, come un sacramentale, vengono benedette dal sacerdote o dal diacono.

Le Ceneri vengono imposte sulla fronte dei fedeli, solitamente nel contesto della celebrazione dell’Eucaristia del Mercoledì delle Ceneri. Lo fa il sacerdote, con l’aiuto dei laici, facendo il segno della croce mentre pronuncia le parole bibliche: “Convertitevi e credete al Vangelo” oppure “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”.

Questo simbolo può essere imposto senza la necessità di celebrare la Messa, purché il Rito di imposizione sia preceduto dalla Liturgia della Parola. Può essere ricevuto anche da persone non cattoliche, poiché è un sacramentale e i sacramentali, come spiega il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 1670, «non conferiscono la grazia dello Spirito Santo a modo dei sacramenti, ma mediante la preghiera della Chiesa si preparano ad accoglierla e sono disposti a cooperare con essa”.

 

(Con informazioni tratte dal Catechismo della Chiesa Cattolica, Direttorio su pietà popolare e liturgia e Aciprensa).

 

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