Quali saranno i temi del prossimo concistoro?
Nelle prossime ore, una “lettera di Natale” firmata da Papa Leone XIV dovrebbe arrivare a tutti i cardinali.

Redazione (17/12/2025 16:24, Gaudium Press)
In un articolo pubblicato su Il Giornale, Nico Spuntoni, come d’altronde riportano altri analisti internazionali, rimarca l’importanza delle date del 7 e dell’8 gennaio in quanto saranno i giorni del concistoro straordinario, convocato da Papa Leone XIV.
Secondo Spuntoni, i cardinali hanno già ricevuto la convocazione ufficiale lo scorso 7 novembre e il Pontefice li accoglierà già nel pomeriggio del primo mercoledì dell’anno. Il giorno successivo, i cardinali celebreranno una messa con il Sommo Pontefice sull’altare della Cattedra di San Pietro, all’interno della Basilica Vaticana, un atto che alcuni osservatori descrivono già come il “secondo inizio” del pontificato di Prevost.
Non si conoscono ancora i motivi specifici che hanno portato alla convocazione del concistoro straordinario. Secondo il diritto canonico, tali riunioni vengono convocate solo quando lo richiedono particolari necessità della Chiesa o questioni di eccezionale gravità. Tuttavia, secondo Spuntoni, nelle prossime ore dovrebbe arrivare nelle residenze di tutti i cardinali una “lettera di Natale” firmata da Papa Leone XIVnella quale verrà delineata l’organizzazione dell’incontro.
“Leone XIV ha preso personalmente carta e penna per scrivere ai suoi confratelli cardinali, con l’obiettivo di ripristinare il loro ruolo originario di principali collaboratori nel governo della Chiesa universale – un ruolo che, secondo fonti vaticane, si era notevolmente ridotto durante il pontificato di Francesco”, riferisce il giornalista italiano. È risaputo che Francesco preferiva consultare una ristretta cerchia di fedeli consiglieri, il cosiddetto C9, successivamente ridotto a C6. Anche nel 2022 Bergoglio aveva convocato tutti i cardinali a Roma per discutere della Praedicate Evangelium, la Costituzione Apostolica che riformò la Curia Romana, ma il dibattito fu limitato, soprattutto perché il documento era già in vigore da quasi tre mesi.
Spuntoni osserva che lo scarso coinvolgimento dei cardinali nel governo della Chiesa è stato uno dei punti più criticati del pontificato precedente, tema trattato più volte nelle Congregazioni Generali che hanno preceduto il conclave. Prevost, tuttavia, ha dimostrato di esserne consapevole: appena due giorni dopo la sua elezione, nel suo primo incontro con il Collegio Cardinalizio, ha manifestato l’intenzione di tenere incontri periodici, ponendo così fine a una fase di oggettivo declino del Collegio Cardinalizio.
Per preparare il concistoro di gennaio, Leone XIV ha invitato i cardinali a rileggere due opere fondamentali: l’Evangelii Gaudium, la prima esortazione apostolica di Francesco, pubblicata nel 2013, e la Praedicate Evangelium. «Si tratta di letture che, da un lato, invitano a riflettere sulla prospettiva della Chiesa e, dall’altro, riportano in primo piano il rapporto tra la Curia Romana e l’esercizio del potere», spiega il giornalista.
Nella lettera di convocazione del concistoro, il Pontefice ha anche affrontato il tema della sinodalità, un concetto che ha segnato il pontificato di Bergoglio come una sorta di manifesto, ma che l’attuale Pontefice ha reinterpretato a suo modo. Per Leone XIV, il frutto ultimo della sinodalità è la comunione.
Infine, il documento papale affronta la questione liturgica, apparentemente legata al tema della sinodalità. «Sappiamo come la liturgia sia diventata, soprattutto dopo la promulgazione della Traditionis Custodes nel 2021, la principale fonte di tensione tra le diverse sensibilità ecclesiali», sottolinea Spuntoni.
Pertanto, il concistoro di gennaio potrebbe rappresentare un’occasione per i cardinali di discutere la posizione della Chiesa dinanzi al crescente numero di fedeli tradizionalisti, coloro che riconoscono il Concilio Vaticano II, ma desiderano preservare la celebrazione della Messa Tridentina.
Sebbene non vi sia un ordine del giorno ufficiale, i temi centrali del concistoro appaiono già chiari e inequivocabili.





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