“Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”
Venerdì della XXXIV settimana del T. O.
27 novembre, apparizioni della Rue du Bac
Lc 21, 29-33
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
COMMENTO
Nel brano odierno di San Luca, il Signore conclude il suo discorso profetico ed escatologico. Ai suoi discepoli aveva lasciato ben chiaro quale sarebbe stato il loro immediato futuro. Di quello prossimo, invece, ne aveva parlato con un’aurea di mistero. Sarebbe stato lo Spirito Santo colui che avrebbe rivelato il futuro ai fedeli dei secoli successivi, proprio come successe alla Rue du Bac nelle apparizioni della Madonna della Medaglia Miracolosa.
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Molti dei discepoli videro e sopravvissero agli avvenimenti predetti da Gesù riguardanti la rovina di Gerusalemme e la distruzione del Tempio, rasato a terra dai soldati di Tito. Loro ben potevano dare testimonianza alle genti dell’inerranza del loro Divino Maestro quando affermava: “in verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.
E noi? Siamo stati abbandonati? Non c’è nessuno che ci possa indicare il futuro? C’è per noi una profezia? Certo. E’ lo stesso Signore ad annunciarlo solennemente nel discorso di congedo riportato da San Giovanni: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future”.
Questo spirito di profezia è presente in modo palese e meraviglioso nei racconti degli Atti degli Apostoli, ed ha continuato senz’altro a farsi presente lungo la Storia della Chiesa. Facciamo un esempio tra mille: Santa Caterina da Siena denunciò lo stato di corruzione e di rilassatezza della Chiesa del suo tempo e vaticinò pure che sarebbe peggiorato col passare del tempo finché non ci fosse stata una vera ed enorme riforma che l’avrebbe riportata in uno stato di santità e bellezza molto superiore al precedente.
Di recente, è stata la stessa Vergine Maria, la Santa Madre di Dio, a fungere da vera Regina dei Profeti in mezzo agli uomini.
Le apparizioni a Santa Caterina Labouré, che oggi commemoriamo, accaddero a Parigi e inaugurarono l’aurora mariana dei nuovi tempi della Chiesa rinnovata. La Vergine fece coniare alla veggente una medaglia che poi sarà soprannominata miracolosa per i portenti operati a favore di chi la portava con devozione.
Successivamente la Madonna sarebbe apparsa a La Salette, Lourdes, Fatima… E cosa ha annunciato? l’urgenza della conversione per evitare i durissimi castighi che incombevano sull’umanità peccatrice. Ma, la gente, si è convertita?
Stiamo attenti, allora, come consigliò Gesù ai discepoli: “quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”.
Nessuno sa quali tunnel dovrà attraversare l’umanità, né quali prove e mali la affliggeranno, ma una cosa sappiamo e ne siamo certi: “Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà!”
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