Resi pubblici i nomi dei partecipanti all’Assemblea sinodale sulla sinodalità
Suscita una certa attenzione la nomina del gesuita James Martin a membro del Pontificio Consiglio
Foto: Media Vaticani
Redazione (08/07/2023 17:19, Gaudium Press) La Sala Stampa vaticana ha presentato ieri la lista dei partecipanti alla prima sessione della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà nell’Aula Paolo VI dal 4 al 29 ottobre. L’elenco comprende i nomi di 13 brasiliani, tra vescovi, sacerdoti e laici. Jaime Spengler, attuale presidente della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani (Cnbb), è stato nominato presidente del Consiglio episcopale dell’America Latina e dei Caraibi (Celam).
La presentazione è stata fatta dal cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Era accompagnato dai sottosegretari mons.Luis Marìn de San Martìn,OSA e Sr. Nathalie Becquart, XMCJ, e dal segretario speciale dell’Assemblea, padre Riccardo Battocchio, presidente dell’Associazione Teologica Italiana e rettore dell’Almo Collegio Capranica (il più antico collegio pontificio di Roma).
Nelle dichiarazioni rilasciate a Vatican News, dopo la presentazione, l’arcivescovo Marin ha affermato che “sarà un momento di profondo rinnovamento, di ascolto dello Spirito, di discernimento tra tutti noi per cercare insieme il bene della Chiesa. Siamo in un momento molto importante, molto bello, in cui abbiamo bisogno di tutti. Nessuno è escluso. Aiutiamoci l’un l’altro, ognuno a partire dalla propria vocazione, dalla propria sensibilità, aiutiamoci perché questa Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sia veramente un evento dello Spirito, un momento di profondo rinnovamento che ci porti a capire, a comprendere meglio la nostra realtà ecclesiale, a una maggiore coerenza, e che produca un impulso evangelizzatore”.
Nel contempo, ha suscitato un certo interesse e anche polemiche l’elezione, come membro di nomina pontificia, del gesuita americano James Martin, un sacerdote che si è distinto per le sue posizioni controverse, che alcuni definiscono eterodosse, in materia di morale sessuale.
Nel tentativo di reinterpretare la dottrina paolina, il gesuita Martin deplora nella sua opera ” Guida per la divulgazione della Bibbia e sull’omosessualità” che i testi di San Paolo in cui si condannano le relazioni omosessuali “sono usati contro le persone LGBT ripetutamente”, e che questi versetti dovrebbero essere “visti nel loro contesto storico e ricordare che anche i cristiani devoti non dovrebbero fare tutto ciò che [l’] Antico Testamento comanda”, e ciò avviene anche con passaggi delle epistole del Nuovo Testamento.
Recentemente, il gesuita Martin, in dichiarazioni che hanno suscitato l’indignazione di molti, ha affermato che celebrare il mese del cosiddetto “orgoglio” gay non è contraddittorio, ma complementare alle celebrazioni del Sacro Cuore di Gesù che si svolgono a giugno, come viene riportato da Aciprensa.
Con informazioni di Infocatolica.
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