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San Bartolomeo Apostolo

 Il 24 agosto la Chiesa celebra la festa di San Bartolomeo. È il Natanaele di cui si parla nella Bibbia

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Redazione (24/08/2024 16:50, Gaudium Press) Nostro Signore camminava nel deserto con i suoi discepoli. Probabilmente tra una predicazione e l’altra essi osservavano con ammirazione le opere del loro Maestro. Aveva camminato sull’acqua, l’aveva trasformata in vino, aveva promesso un’acqua viva che li avrebbe dissetati. E che sete! Sotto il sole della Giudea, erano un po’ storditi, con il peso del pomeriggio che gravava sul loro cammino.

Forse non sapevano dove si sarebbero fermati quella notte; camminare con Gesù era sempre indefinito; infatti, era proprio questo che Egli chiedeva innanzitutto: fiducia nella Divina Provvidenza, così come Egli stesso si era messo nelle mani del Padre.

Quel giorno, Filippo aveva parlato al Maestro di un suo amico che probabilmente avrebbe voluto conoscerlo. In effetti, tutti lo ammiravano: Gesù guariva i lebbrosi con un ordine e rialzava i paralitici con uno sguardo. Bastava chiedere e credere: Cristo faceva il resto, superando anche le leggi della natura. Filippo ricordava che aveva detto: “Per chi ha una fede grande come un granello di senape, se dirà a un albero di gelso: ‘Esci di lì e buttati in mare ’, esso ci andrà”. La dimensione di un granello di senape, pensava.

Bartolomeo incontra il Divin Maestro

Improvvisamente, interrompendo i suoi pensieri, Filippo vide il suo grande amico a un’estremità della via, all’ingresso della città.

Emozionato, si rivolge a Gesù per avvertirlo, ma Cristo lo ha già visto. Filippo non sa spiegare perché il suo Maestro si sia fermato, ma lo sente confidare ai suoi discepoli: “Ecco un vero israelita, senza falsità”. San Bartolomeo, già venendo ad incontrare Gesù, sente il complimento di Gesù. È sorpreso. “Come ha fatto questo rabbino, così profondo, così serio, così coinvolgente, a conoscermi?”.

Filippo lo presenta ufficialmente: “Maestro, questo è Natanaele”. Ma l’attesa non è nello stile del nuovo ospite. Guardando Gesù, che lo fissava, chiede: “Maestro, da dove mi conosci?”.

“Quando eri sotto il fico, ti ho visto”, rispose Gesù.

Che cosa aveva fatto Natanaele sotto il fico quando, pensando di essere solo, aveva affermato la sua fede facendosi vedere da Gesù? Quali grandi domande si era posto Natanaele nel silenzio, nella preghiera, e che hanno trovato risposta in quello scambio di sguardi con Gesù?

Filippo non capiva, ma ciò che vide gli toccò l’anima. Natanaele era in ginocchio, con gli occhi pieni di lacrime: “Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il Re d’Israele”. Da quel momento in poi, non si separò mai dal Maestro divino. Era sempre con Lui, cedette alla paura, chiese perdono e, insieme al suo grande amico Filippo, si avvicinò alla Madonna e ricevette con Lei la Pentecoste, andando a predicare il Vangelo negli angoli più remoti del mondo. Oggi, come martire, San Bartolomeo è celebrato in cielo da schiere di angeli.

682px Das Martyrium des Hl. Bartholomaus

Secondo le fonti storiche, San Bartolomeo predicò il cristianesimo anche in India. Un’altra tradizione vuole che l’apostolo sia morto scorticato ad Albanopoli, oggi Derbent, nella regione russa del Daghestan, sulle rive del Mar del Caucaso, per volere del governatore. Nella Cappella Sistina è dipinto mentre tiene la sua pelle nella mano sinistra e nell’altra lo strumento della sua tortura, una sciabola (una specie di spada). Secondo la Chiesa cattolica, le sue reliquie furono poi portate in Europa e si trovano a Roma, nella chiesa a lui dedicata.

Che San Bartolomeo – che, anche lontano dagli occhi degli uomini, mantenne la sua integrità – ci doni questa sua virtù: una santità che resiste ad ogni prova.

Testo adattato da heralds.org.

 

 

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