San Cirillo e San Metodio, monaci e apostoli degli Slavi
Hanno inventato l’alfabeto cirillico, che dà unità culturale ai popoli slavi.
Redazione (14/02/2023 15:30, Gaudium Press) I nomi originali dei santi di oggi, San Cirillo e San Metodio, erano Michele e Costantino. Questi fratelli assunsero i nomi con cui sono conosciuti oggi , quando divennero monaci.
Sono considerati gli apostoli degli Slavi.
Offrirono infatti al mondo l’alfabeto “cirillico” che, insieme alla traduzione della Bibbia, del Messale e del Rituale liturgico, unì i popoli slavi nella lingua e nella cultura.
Nativi di Salonicco, erano figli di un impiegato dell’impero. Costantino studiò a Costantinopoli con Fozio e, dopo essere stato ordinate sacerdote, si dedicò all’insegnamento. Michele invece intraprese la carriera politica, ma quando venne nominato governatore di una provincia bizantina di lingua slava, si dimise e si fece monaco prendendo il nome di Metodio.
Nell’860, l’imperatore li incaricò di evangelizzare i Kazari, e successivamente si recarono in Moravia su invito del principe Ratislao. Fu principalmente nella Grande Moravia che svolsero il loro apostolato
In Moravia, San Cirillo tradusse i quattro Vangeli in lingua slava. Da questi elaborò un prologo, il Proglas, una composizione poetica in versi, secondo i canoni greci, che divenne un’opera fondamentale della letteratura slava.
Furono accusati di scisma ed eresia e per questo motivo si recarono a Roma, dove furono ricevuti da Papa Adriano II, che permise loro di celebrare in lingua slava ed egli stesso assistette a una delle loro liturgie.
San Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869, a soli 42 anni.
San Metodio venne ordinato sacerdote dal Papa e poi nominato vescovo di Pannonia e da lì fece apostolato con i suoi Slavi.
Morì il 6 aprile 885 a Velahrad, nella Repubblica Ceca.
Con informazioni da Catholic.net
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