San John Henry Newman proclamato 38° Dottore della Chiesa
“È una grande gioia iscrivere San John Henry Newman tra i Dottori della Chiesa e, allo stesso tempo, in occasione del Giubileo del Mondo dell’Educazione, nominarlo co-patrono, insieme a San Tommaso d’Aquino, di tutti gli operatori che partecipano al processo educativo”.

Foto: Vatican News/ Vatican Media
Redazione (02/11/2025 13:12, Gaudium Press) Nella solennità di Ognissanti e in occasione del Giubileo del Mondo dell’Educazione, Papa Leone XIV ha proclamato “San John Henry Newman, dottore della Chiesa”, durante la messa che ha presieduto in Piazza San Pietro, dove si sono raccolti 50 mila fedeli.
Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presentato al Santo Padre la biografia del cardinale britannico: come pastore e teologo anglicano, è stato un “ardente difensore del principio dogmatico”.
“Quando molti ecclesiastici anglicani, per lo più membri del Movimento di Oxford, si convertirono al cattolicesimo, John Henry Newman attraversò una crisi religiosa che nel 1845 portò anch’egli ad aderire al cattolicesimo”.
Nello stesso anno, ha continuato il prefetto, “pubblicò la sua opera, Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana, considerata da molti il culmine della sua ricerca sul senso della storia, dell’uomo e del suo rapporto con Dio. La sua scelta ebbe grande risonanza in tutta l’Inghilterra”. Voleva allontanarsi da Oxford e si stabilì a Birmingham, in seguito, il 30 maggio 1847, nella cappella della Propaganda Fide, a Roma, fu ordinato sacerdote. Affascinato dal carisma di San Filippo Neri, fondò la Congregazione dell’Oratorio in Inghilterra.
Papa Leone XIV ha nominato John Henry Newman co-patrono, insieme a San Tommaso d’Aquino, di tutte le persone che partecipano al processo educativo. Una decisione del Sommo Pontefice accolta con gioia dall’assemblea, tra cui la delegazione della Chiesa d’Inghilterra guidata dall’arcivescovo anglicano di York Stephen Cottrell, i partecipanti al Giubileo del mondo dell’istruzione: alunni, studenti ed educatori provenienti da tutto il mondo. Ma anche i giovani della “Corsa dei Santi”.
Astri nel mondo
“L’imponente statura culturale e spirituale di Newman, dice il Papa, sarà fonte di ispirazione per le nuove generazioni dal cuore assetato di infinito, disposte a compiere, attraverso la ricerca e la conoscenza, quel viaggio che, come dicevano gli antichi, ci fa passare ‘per aspera ad astra’, cioè attraverso le difficoltà fino alle stelle”.
Leone XIV ha così invitato gli educatori e le istituzioni educative a “brillare come stelle nel mondo, grazie all’autenticità del loro impegno nella ricerca comune della verità, […] e nell’esperienza quotidiana che l’amore cristiano è profetico, compie miracoli”. Infatti, la vita dei santi, come quella di John Henry Newman, “testimonia che è possibile vivere con passione nella complessità del tempo presente, senza tralasciare il mandato apostolico”.
Una missione per Dio
Nato il 21 febbraio 1801 a Londra, primogenito di sei figli, il cardinale britannico fu battezzato nella Chiesa anglicana. Convertitosi al cattolicesimo, i suoi significativi contributi alla teoria e alla pratica dell’educazione rimangono tuttora impressi nella memoria. «Dio», scrisse, «mi ha creato per rendergli un servizio specifico. Mi ha affidato un compito che non ha affidato a nessun altro. Ho una missione: forse non la conoscerò in questa vita, ma mi sarà rivelata nella vita futura». Parole che, secondo il Papa, esprimono ” in modo splendido il mistero della dignità di ogni persona umana e quello della varietà dei doni distribuiti da Dio”.
Leone XIV ha chiarito che “la vita non si illumina perché siamo ricchi, belli o potenti. Si illumina quando una persona scopre dentro di sé questa verità: sono chiamato da Dio, ho una vocazione, ho una missione, la mia vita serve a qualcosa di più grande di me stesso! Ogni creatura ha una funzione da svolgere. Il contributo che ciascuno ha da offrire è di un valore unico, e il compito delle comunità educative è quello di incoraggiare e valorizzare questo contributo”. E aggiunge: “Siamo chiamati a formare persone, affinché risplendano come astri in tutta la loro dignità”. In questo modo, “l’educazione, nella prospettiva cristiana, aiuta tutti a diventare santi”.
Leone XIV ha poi espresso il desiderio che le scuole e le università siano sempre luoghi di ascolto e di pratica del Vangelo, esortando tutti a diventare santi, come aveva chiesto Papa Benedetto XVI ai giovani, durante il suo viaggio apostolico in Gran Bretagna nel settembre 2010. Durante quel viaggio, beatificò il cardinale John Henry Newman: “Ciò che Dio desidera di più per ciascuno di voi è che diventiate santi. Egli vi ama molto più di quanto possiate immaginare e desidera il massimo per voi”. “Si tratta della chiamata universale alla santità che il Concilio Vaticano II ha inscritto come elemento essenziale del suo messaggio (cfr. Lumen gentium, cap. V). E la santità è proposta a tutti, senza eccezioni, come un cammino personale e comunitario tracciato dalle Beatitudini”.
E ha concluso con queste parole: “Prego affinché l’educazione cattolica aiuti ciascuno a scoprire la propria vocazione alla santità. Sant’Agostino, che San John Henry Newman apprezzava tanto, disse una volta che siamo tutti compagni di studio di un unico Maestro, la cui scuola si trova sulla terra, ma la cui cattedra è in cielo”.





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