Santa Rosa da Lima
Santa Rosa da Lima ha fatto, in termini di comunione dei santi, ciò che era necessario per salvare l’America.
Redazione (23/08/2023 13:49, Gaudium Press) Nata a Lima, in Perù, il 20 marzo 1586, fu battezzata con il nome di Isabel Flores de Oliva, ma divenne nota come Rosa, il nome che le diede l’arcivescovo di Lima, san Turíbio de Mongrovejo, quando la cresimò.
Giovane e bella, praticava austere penitenze, prendendo a modello Santa Caterina da Siena. Incline alla vita religiosa fin da giovane, Santa Rosa fece voto di verginità e lottò per dieci anni contro i genitori che volevano costringerla a sposarsi.
Quando si trattava di mortificarsi, nessuno la superava. Una volta, quando era sopraffatta da mille preoccupazioni, sentì la voce del Signore che le diceva: “Colui che ha dato la sua vita e il suo sangue per te saprà prendersi cura anche del tuo corpo. Le leggi naturali sono state create da lui e sono per lui”.
La vita quotidiana di Santa Rosa
Rosa dedicava dieci ore al giorno alla preghiera, dieci al lavoro e solo il resto al sonno. Ogni giorno, per ore e ore, veniva assalita da terribili tormenti e nel timore che il Signore l’avesse abbandonata, considerava questa prova peggiore della morte. Ma poi si sentiva rafforzata da nuovi segni della grazia divina.
All’età di vent’anni, divenne terziaria domenicana sotto la protezione di Santa Caterina da Siena. Viveva in una cella nel giardino della casa paterna e aiutava i genitori ricamando e curando i fiori che poi la famiglia vendeva. In questa capanna riceveva continue comunicazioni soprannaturali. Il suo amore per Dio era così ardente che quando ne parlava il suo volto si illuminava.
La preghiera per Rosa da Lima
Confessò a una commissione di teologi che la interrogarono sulla sua preghiera:
“Pregare non mi costa alcuno sforzo. Le mie energie sono concentrate dentro di me come il ferro attratto da una calamita e sono inebriate da una tale dolcezza che nessun male è possibile. Il mio cuore brucia. Sento Dio in tutto il mio essere e sono assolutamente certa della sua adorabile presenza. Questa contemplazione non mi stanca mai e la mia unica gioia è sentire Dio presente nella mia anima. Privarmi di lui sarebbe un inferno per me e nulla di ciò che è stato creato potrebbe consolarmi”[1].
Gli ultimi anni di vita
Trascorse gli ultimi anni della sua vita nella casa e nella famiglia di Gonzalo de Massa, sopportando una lunga e dolorosa malattia con tutta la pazienza e la rassegnazione.
L’ultima richiesta che uscì dalle sue labbra al momento della morte fu per la madre: “Signore, la lascio nelle tue mani. Dalle la forza, non permettere che il suo cuore sia lacerato dalla tristezza”. Appena spirata, la madre fu sopraffatta da una tale consolazione e gioia che dovette allontanarsi per nascondere la felicità sul suo volto.
Morì il 24 agosto 1617 all’età di 31 anni.
È la prima santa nativa d’America e patrona del Perù.
La sua fama di santità si diffuse in tutto il continente, dando luogo a innumerevoli miracoli e conversioni. Santa Rosa suscitò intorno a sé uno spirito di penitenza e mortificazione che frenò le cause dell’insorgere del male.
Chiediamo a Santa Rosa da Lima di intercedere per noi, affinché, come lei, abbiamo il coraggio di farci santi.
Santa Rosa da Lima e il valore della grazia divina
Se solo i mortali conoscessero il valore della grazia divina, quanto è bella, nobile e preziosa; quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta gioia e delizia!
Non c’è dubbio che allora userebbero tutti i loro sforzi e le loro cure per trovare dolori e afflizioni!
Andrebbero in giro per la terra a cercare disagi, malattie e tormenti al posto delle fortune, pur di possedere l’inestimabile tesoro della grazia.
Questo è l’acquisto e il profitto iniziale della pazienza. Nessuno si lamenterebbe della croce o delle sofferenze che ne derivano, forse, se conoscesse la bilancia su cui vengono pesate per essere distribuite agli uomini. (Dagli scritti di Santa Rosa da Lima, vergine)
[1] SCHAMONI, Wilhelm. Il vero volto dei santi. Barcellona, 1951.
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