«Sono io, non abbiate paura!»
17 APRILE 2021
SABATO DELLA II SETTIMANA DI PASQUA
San Roberto di La Chaise-Dieu, Abate
Gv 6,16-21
Venuta la sera, i suoi discepoli [di Gesù] scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
Commento:
Dopo la moltiplicazione dei pani, Gesù cammina sulle acque e fa arrivare la barca alla riva in modo prodigioso. Si tratta di grazie speciali destinate e mantenere salda la fede degli Apostoli.
***
Gesù sapeva benissimo che doveva annunziare, nella sinagoga di Cafarnao, la futura Eucarestia. Con la sua prescienza divina e il suo profetismo, conosceva già quale sarebbe stata la reazione della gente. In molti, sia discepoli che simpatizzanti, si sarebbero allontanati perché le sue parole erano troppo dure e difficili da capire.
Ma i Dodici non voleva perderli! Perciò concesse loro grazie speciali per rafforzare la loro fede. E, in quest’occasione, la grazia fu il fatto di vederlo camminare sulle acque, e poi di portare la barca sulla riva mediante un miracolo clamoroso.
Dobbiamo riflettere sulla nostra vita e sulla bontà che il Signore ha avuto nei nostri confronti. Così diventeremo più fedeli, più riconoscenti e più umili.
Più fedeli, perché capendo quanto ci ha amato e come si è adoperato per farci capire la sua volontà, ci sentiremo spinti a rispondere sempre con un generoso sì.
Più riconoscenti perché nel misurare la predilezione divina verso di noi, ci sentiremo privilegiati pur senza aver fatto nulla per meritarlo, ed anzi riconoscendoci tanto indegni e peccatori. E, dunque, ringraziamo Dio per la preferenza che ci dà e per la sua misericordia.
Più umili perché capiamo che noi non siamo altro che niente e miseria. Se tanti nostri contemporanei avessero ricevuto le grazie di cui noi siamo stati beneficiati, forse avrebbero risposto con maggiore generosità.
Facendo così saremo pronti ad obbedire a Gesù anche in quelle circostanze in cui non capiremo i misteriosi disegni del suo amore. Così fece la Madonna nella misura in cui le fu possibile nella sua condizione di immacolata e impeccabile. Impariamo da Lei, imitiamoLa e seguiamo le sue orme.
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