“Sono rinata” la testimonianza di salvezza di Mariangela Calcagno
Una storia di dolore e di rinascita nella fede. Angela è la testimonianza vivente che il male esiste ed entra nelle nostre vite con violenza ma la grazia di Dio è più grande di qualsiasi setta.
Rita Sberna (18.08.2020 10:00, Gaudium Press) La storia di Angela Calcagno ribattezzata il 7 dicembre 2010 in Mariangela, è una storia fatta di tanta sofferenza e dolore, solitudine e tristezza, diventata poi per grazia di Dio una storia di rinascita e di salvezza.
Un’infanzia infelice, l’orfanotrofio, l’adozione, il senso di smarrimento e solitudine fino a diventare grande, incontrare l’amore ma il dolore si ripresenta con il lutto del suo fidanzato Luca e pian piano questo, la conduce alla pratica del reiki. Angela entrerà senza saperlo in una setta satanica che le ordinerà l’uccisione di Chiara Amirante, la fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti. Quell’omicidio non ci sarà mai perché l’abbraccio di Chiara ha fatto sì che Angela sentisse l’abbraccio di Dio.
La sua storia di rinascita è scritta nel libro edizioni Shalom “Sono rinata” Testimonianza di salvezza, con la premessa di suor Natalina Todeschini e l’invito alla lettura del cardinale Angelo Comastri.
Il passato e il dolore
Tutto ha inizio con la morte del suo fidanzato Luca, un ragazzo che tutte le mamme vorrebbero come fidanzato per le proprie figlie. Luca era un fervente cattolico, s’innamora di Angela e se la vuole sposare (anche se Angela all’epoca era atea) Luca voleva sposarla ugualmente. Ha amato tanto Angela al punto di praticare con lei la castità prematrimoniale, una cosa che per la stessa Angela era da pazzi. Però Angela si sente ancora più amata.
Purtroppo quel matrimonio non ci sarà mai perchè Luca muore quattro giorni prima a causa di una trasfusione di sangue infetto. Da quel momento in poi, Angela che non credeva in Dio, gli dichiara ugualmente guerra.
Il dolore e la fragilità la fanno imbattere nel mondo del reiki, per molto tempo è stata a contatto con delle energie che apparentemente la facevano stare bene, ma poi la notte non dormiva e lo stato di ansia cresceva. Così chi praticava reiki su di lei, la indirizza da una psicologa. Dalla padella alla brace in pratica, perché quella psicologa praticherà per due anni delle ipnosi su Angela e poi la condurrà a prendere parte ad una messa nera, facendole la promessa che se avesse voluto ottenere tutto il potere di satana (cosa che per lei era normalissimo) avrebbe dovuto uccidere Chiara Amirante, la fondatrice di Nuovi Orizzonti e solo allora sarebbe diventata una vera sacerdotessa di satana in grado di decidere su tutto e tutti.
Quella richiesta macabra le fu fatta la notte di Natale del 1996, e senza battere ciglio, Angela tra la notte del 5 e del 6 gennaio si reca a Roma da Chiara pronta per ucciderla.
Grazie a Dio quell’omicidio non ci sarà mai perché l’abbraccio che Chiara diede ad Angela, le fece sentire tutto l’amore di Dio. Angela rimarrà a vivere con Chiara a Nuovi Orizzonti per un po’ di tempo. Riceverà il battesimo e i sacramenti (purtroppo la sua vecchia vita l’aveva costretta ad una scomunica vera e propria) ma Angela battezzata il 7 dicembre 2010 in Mariangela, inizia un vero e proprio cammino di rinascita e di salvezza.
La rinascita e la salvezza
Per la prima volta si reca a Medjugorje (per obbedienza al suo sacerdote) nel luglio 2004, li vive un’esperienza molto particolare con la veggente Marjia che durante un’apparizione della Madonna, dice a Mariangela che tutto il dolore che provava, la Madonna l’aveva fatto suo. Da allora Mariangela (che è stata rifiutata dalla sua madre biologica per una seconda volta) scopre di avere una vera Mamma in cielo pronta sempre ad aiutarla.
Le circostanze della vita, la condurranno poi a Cascia, nel monastero delle agostiniane dove ormai, vive da 10 anni.
Grazie ad un’amica speciale, Mariella, salita al cielo qualche anno fa, Mariangela conosce suor Giacomina, suora agostiniana che l’ha presa per mano e tutt’oggi la guida spiritualmente.
Mariangela a Cristiani Today ha spiegato perché ha deciso di raccontare la sua storia di rinascita in un libro: “Questo libro vuole essere un’opportunità per dire a tutte le persone che si può vivere il dolore più tremendo, ma c’è un Dio che ci ama, c’è una speranza e questa speranza non ce la potrà togliere nessuno, né una malattia e né una morte. Nella mia vita ho sempre sperimentato tutto e non mi sono mai sentita libera. Mi sono sentita libera per la prima volta, quando ho sperimentato l’amore di Dio. Questo libro possono leggerlo tutti dal ragazzo di 14 anni alla persona novantenne. Molte persone attraverso questo libro hanno trovato una risposta”.
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