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Un cristiano iracheno è stato assassinato a Lione mentre trasmetteva su TikTok.

Il 10 settembre scorso Ashur Sarnaya stava parlando pubblicamente della sua fede. E’ stato ucciso a coltellate. Si moltiplicano gli attacchi contro i cristiani in Francia.

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Foto: Vitor Camilo / Unplash

Redazione (16/09/2025 16:19, Gaudium Press) Il delitto di Ashur Sarnaya, avvenuto a Lione, ha suscitato preoccupazione per la sicurezza dei cristiani rifugiati in Europa. È stato aggredito mentre parlava pubblicamente della sua fede, tramite TikTok. Ashur era un cristiano iracheno di 45 anni fuggito dal suo Paese per sottrarsi alle persecuzioni islamiste, ma è stato ucciso a coltellate a Lione, nel sud della Francia, la notte del 10 settembre.

Secondo diversi media, stava trasmettendo in diretta su TikTok un video in cui parlava della sua fede. L’aggressione ha sconvolto le comunità cristiane locali e ha suscitato richieste di chiarimenti sui motivi del delitto.

Il quotidiano locale Le Progrès ha riferito che la vittima, identificata come Ashur Sarnaya, affetto da una disabilità e costretto su una sedia a rotelle, stava tornando nel suo appartamento, quando un uomo, apparentemente in attesa, lo ha pugnalato al collo. I servizi di emergenza, allertati poco prima delle 22:30, lo hanno trovato in arresto cardiaco e non sono riusciti a rianimarlo.

Nato nel 1979, Sarnaya viveva da oltre un decennio in quel palazzo insieme alla sorella, dopo essere fuggito nel 2014 all’avanzata dello Stato Islamico in Iraq. I vicini lo hanno descritto come «una persona fragile che non camminava e che non ha mai causato problemi».

Un omicidio anticristiano?

I familiari hanno riferito ai media locali che Sarnaya, cristiano assiro, era solito trasmettere in diretta nel pomeriggio su TikTok, per parlare del cristianesimo. In un frammento di video che circolava ancora il giorno dopo, lo si vedeva con il volto insanguinato, con sangue dal naso e dalla bocca.

«Era una persona normale. Faceva video in diretta su TikTok per diffondere la parola di Dio. Non aveva nemici, nessun problema con nessuno», ha dichiarato sua sorella a RMC-BFM Lyon. Ha spiegato che alcuni suoi amici, vedendo la trasmissione, l’hanno avvisata dell’aggressione: «Quando sono arrivata, era già morto. Era a terra, c’era molta gente, la polizia, i vigili del fuoco».

Sui suoi social network, Sarnaya condivideva spesso testimonianze di fede in arabo. In un post raccolto da Aleteia France, si lamentava che i suoi contenuti venivano spesso bloccati o sospesi a seguito di segnalazioni da parte di utenti musulmani. Nel marzo di quest’anno, ha affermato di essere stato aggredito fisicamente.

Georges Shamoun Ishaq, presidente dell’Associazione Assiro-Caldea di Lione, ha dichiarato ai media cattolici che Sarnaya era «una persona molto gentile, discreta, profondamente credente, che amava parlare della fede cristiana».

La Procura di Lione ha avviato un’indagine per omicidio, affidata alla Divisione Crimine Organizzato e Specializzato. In questa fase, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi: criminale, politica, religiosa o legata alla droga. Secondo quanto riportato dall’AFP, esiste una registrazione in cui si vede un uomo vestito di scuro e con un cappuccio abbandonare il luogo, individuato come il presunto aggressore.

Aumento degli attacchi contro i cristiani in Francia

L’omicidio di Ashur Sarnaya si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l’aumento di atti ostili contro i cristiani in Francia. Diversi osservatori hanno segnalato un aumento delle aggressioni a templi, cimiteri e fedeli negli ultimi anni.

Lo scorso 7 agosto, il Ministero dell’Interno ha chiesto ai prefetti di rafforzare la sicurezza nei luoghi di culto cristiani, in particolare in occasione della solennità dell’Assunzione. Tra gennaio e giugno di quest’anno sono stati registrati 401 atti anticristiani, il 13% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. La maggior parte di essi consisteva in atti di vandalismo e profanazione di chiese.

L’8 settembre, una statua della Vergine con il Bambino è stata deliberatamente data alle fiamme durante la messa nella basilica di Notre-Dame de Bon-Secours, a Guingamp (Bretagna). La stessa statua era già stata oggetto di un attentato incendiario nel 2015 e nel 2021.

Anche lo scorso 25 luglio, la chiesa di Notre-Dame des Champs, nel VI arrondissement di Parigi, è stata oggetto di un tentativo di incendio. Un anno fa, un attentato simile ha distrutto una chiesa storica nel nord del Paese, causando grande scalpore nell’opinione pubblica.

La scarsa risonanza mediatica degli atti contro i cristiani, che sono centinaia ogni anno, ha suscitato preoccupazione tra i fedeli cattolici e le organizzazioni ecclesiali. Molti temono che questo fenomeno continui a crescere se non verrà affrontato con maggiore serietà.

Con informazioni da CNA / InfoCatólica

 

 

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